Tutto confermato nel 2020 perché con la recentissima conversione in legge del Decreto Rilancio sono diventate operativi gli incentivi per l'acquisto di moto. Il Ministero dello Sviluppo Economico permette di prenotare sulla piattaforma online appositamente sviluppata il contributo per l'acquisto con o senza rottamazione.
Un parametro che naturalmente fa aumentare o ridurre il contributo. Se c'è però un dettaglio a cui prestare attenzione è quello delle tempistiche, oltre naturalmente alla questione risorse, tenendo conto che non sono illimitate e bisogna fare i conti con le risorse contenute.
L'esecutivo ha deciso di coinvolgere anche anche le moto con un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di riduzione da ottenere di 3.000 euro nel caso di acquisto senza un mezzo da rottamare. In caso contrario la facilitazione economica sale fino a 4.000 euro, equivalenti al 40%.
Non tutti i mezzi possono essere rottamati ai fini dell'ottenimento degli incentivi per comprare un'auto nuova. Il via libera all'agevolazione è infatti ammesso solo per quelli dotati di Euro 0, Euro 1, Euro 2 e Euro 3. Obiettivo dichiarato di Palazzo Chigi è la maggiore diffusione di moto con basso impatto ambientale. Vediamo quindi
Basta farlo entro il 31 dicembre 2020 poiché il decreto Rilancio consente di accedere alla rottamazione prevista per moto. Si tratta di un incentivo pari al 30% del prezzo di listino fino a un massimo di 3.000 euro, anche senza rottamazione di un veicolo con motore termico.
In caso di rottamazione di un mezzo classificato Euro 0, Euro 1, Euro 2 o Euro 3, o di un veicolo con una nuova targa, il contributo sale fino al 40% del prezzo di acquisto, fino a un massimo di 4.000 euro. Sono ammessi
Oltre al nuovissimo incentivo, non va dimenticata l'esistenza del bonus rottamazione valido fino al 31 dicembre 2021 che assegna 500 euro per chi fa demolire una moto omologata fino alle classi Euro 2 ed Euro 3 a due tempi (e 1.500 euro per chi rinuncia a un'auto con classe ambientale fino a Euro 3).
Questo importo può essere speso entro tre anni per acquistare bici e bici elettriche, così come mezzi di micromobilità, servizi di sharing e abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale.
Il limite è rappresentato dalla possibilità di richiederlo solo dai residenti nei 3.126 comuni in cosiddetta infrazione UE. Rientrano pure le aree metropolitane di Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria e Roma.