Indennità di accompagnamento: requisiti e importo

Si tratta di un sostegno economico che richiede il possesso di particolari requisiti per essere erogato. Si tratta di un valido supporto economico, il cui importo per il 2017 è di 515,43 euro mensili

Autore: Luigi Mannini
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Indennità di accompagnamento: requisiti

Cos’è l’indennità di accompagnamento?

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica, erogata in seguito a un’apposita domanda, in favore di persone che hanno subito mutilazioni o invalide per le quali è impossibile deambulare senza l'aiuto di un accompagnatore o compiere gli atti quotidiani della vita.

L’indennità di accompagnamento potrebbe essere definito un atto di civiltà verso le persone che, a causa di malattie o di mutilazioni, scontano nella vita quotidiana difficoltà altrimenti sconosciute. Si tratta di un sostegno di tipo economico che richiede il possesso di particolari requisiti per essere erogato. Si tratta di un prezioso supporto economico, il cui importo per il 2017 515,43 euro mensili, che rappresenta una boccata di ossigeno per quelli che nella vita non sono stati certo fortunati.

Requisiti per l’indennità di accompagnamento

Esistono, come si diceva, diversi requisiti per poter usufruire dell’indennità accompagnamento che viene comunque riconosciuto senza tenere conto dell'età e del reddito. Ecco quindi, schematicamente, quali sono i requisiti necessari per fare la domanda:

  • avere un’inabilità totale, cioè del cento per cento;
  • essere in possesso della cittadinanza italiana. I cittadini comunitari devono iscriversi all’anagrafe del Comune di residenza mentre per gli extracomunitari è necessario il permesso di soggiorno di almeno un anno;
  • impossibilità di camminare oppure di compiere gli atti quotidiani della vita e la conseguente;
  • avere la residenza in Italia.

Per gli over sessantacinque il diritto ad usufruire dell’indennità di accompagnamento, deve essere collegati alle difficoltà di svolgere i compiti e le funzioni dell'età e di fare una vita per così dire regolare. A partire dal 2014 le persone che non hanno ancora compiuto il diciottesimo anno di età e usufruiscono dell'indennità di accompagnamento, possono godere, una volta diventati maggiorenni, della pensione di inabilità riservata ai maggiorenni totalmente inabili. Nel caso in cui queste persone siano ricoverate gratis in una struttura ospedaliera per più di trenta giorni, percepiscano già un’indennità simile a causa di invalidità a causa di guerra, lavoro o di servizio l’indennità di accompagnamento non è prevista.

Questa indennità di tipo economico, come spiega l’Inps, può essere cumulata con la pensione di inabilità e con i trattamenti pensionistici o le altre indennità di accompagnamento previste per i ciechi, sia totali che parziali. Per avere diritto a questo trattamento bisogna chiedere al proprio medico curante un apposito certificato medico che deve attestare le condizioni di salute e allegarlo alla domanda completa che si può presentare sia attraverso la Rete tramite l’apposito iter che recandosi presso un patronato o presso le associazioni dei disabili.

Indennità di accompagnamento quale è l’importo

Per il 2017 l’indennità di accompagnamento prevede un importo pari 515,43 euro mensili. L’erogazione dell’indennità avviene con cadenza mensile e ha una durata di 12 mensilità, è esente da Irpef e non va dichiarata in denuncia dei redditi. Per il riconoscimento del beneficio non sono previsti limiti minimi e massimi di età. L’indennità di accompagnamento può essere riconosciuta ad un bambino, ad un adulto in età lavorativa, ma anche a quelli che hanno superato i sessantacinque anni di età. L’indennità è erogata al solo titolo della minorazione, è indipendente dalle condizioni economiche dell’invalido e del suo nucleo familiare, perché rappresenta il concorso dello Stato nelle spese per la tutela e la cura dei cittadini non autosufficienti.