Indennità disoccupazione contratto agricolo 2022 quali aiuti si possono richiedere

Indennità di disoccupazione e altri aiuti disponibili per lavoratori con contratto agricolo 2022: quali sono e come richiederli

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Indennità disoccupazione contratto agric

Possono richiedere l’indennità di disoccupazione i lavoratori con contratto agricolo 2022?

I lavori con contratto agricolo 2022 possono richiedere l’indennità di disoccupazione agricola che prevede un importo fino al 40% della retribuzione percepita. L’indennità di disoccupazione agricola, al contrario dell’indennità di disoccupazione Naspi che viene erogata ogni mese, viene corrisposta in un’unica soluzione dall’Inps tramite accredito diretto sul conto correte del lavoratore.

I lavoratori del settore agricolo possono richiedere una indennità di disoccupazione riservata a coloro con contratto a tempo determinato e indeterminato che abbiano i requisiti previsti.
Ma non solo: all’indomani dei decreti varati dal governo a causa dell’emergenza coronavirus vi sono anche altri aiuti che i lavoratori con contratto agricolo 2022 possono richiedere. Vediamo come avere indennità di disoccupazione e quali aiuti si possono richiedere con contratto agricolo 2022.

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  • Disoccupazione contratto agricolo 2022 quali aiuti si possono richiedere

Indennità disoccupazione contratto agricolo 2022

I lavori con contratto agricolo 2022 hanno diritto a percepire una indennità di disoccupazione fino al 40% della retribuzione percepita presentando la domanda entro il 31 marzo dell’anno successivo. A causa dell’emergenza coronavirus, è stato prorogato dal 31 marzo al prossimo primo giugno 2022 il termine per la presentazione della domanda di disoccupazione agricola operai agricoli a tempo determinato e indeterminato e per i lavoratori delle imprese alimentari.

L’indennità di disoccupazione agricola per i lavoratori con contratto agricolo 2022 vale per i periodi di inattività e permette al lavoratore di ricevere comunque un reddito per i mesi di inattività a condizione di avere i seguenti requisiti:

  • essere in totale stato di inoccupazione involontaria;
  • essere inquadrati come operai agricoli;
  • risultare iscritti agli elenchi nominativi del settore;
  • avere almeno due anni d’anzianità di servizio;
  • essere titolari di un’assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
  • aver maturato almeno 102 giornate contributive nel biennio precedente la presentazione della domanda;
  • o essere operai agricoli con contratto a tempo indeterminato ma occupati solo per una parte dell’anno e non per tutto l’anno;
  • o essere operai agricoli con contratto a tempo determinato;
  • o essere piccoli coloni che svolgono l’attività come soci per non più di 120 giornate nel corso dell’anno;
  • o piccoli coltivatori iscritti agli elenchi nominativi di categoria e che integrano la contribuzione fino a 51 giornate tramite versamenti personali volontari;
  • o essere compartecipanti familiari, parenti del titolare che aiutano l’impresa con servizi di manodopera.

L’importo dell’assegno di indennità di disoccupazione agricola è pari al 30 o al 40% della retribuzione percepita. Per i lavoratori a tempo indeterminato l’assegno pari al 30% della retribuzione e non sono previste trattenute, per tutti gli altri aventi diritto all’indennità di disoccupazione l’importo dell’assegno al 40% della retribuzione percepita e per i primi 150 giorni non sono previste trattenute, mentre per i giorni successivi viene calcolato il contributo al fondo di solidarietà con aliquota del 9%.

La durata dell’indennità di disoccupazione agricola per i lavoratori con contratto agricolo 2022 può avere una durata massima di 365 giorni ma varia in base al numero delle giornate effettivamente lavorate.

L’indennità di disoccupazione agricola, al contrario dell’indennità di disoccupazione Naspi che viene erogata ogni mese, viene corrisposta in un’unica soluzione dall’Inps tramite accredito diretto sul conto correte del lavoratore. La domanda per l’indennità di disoccupazione agricola deve essere presentata all’Inps:

  • o accedendo direttamente al sito Inps con il proprio Pin Inps;
  • o contattando il numero verde Inps al 803 164 da fisso mentre da mobile allo 06 164 164;
  • o rivolgendosi a Caf e patronati.

Disoccupazione contratto agricolo 2022 quali aiuti si possono richiedere

Il Decreto Cura Italia varato dal governo per l’emergenza coronavirus ha previsto, oltre l’indennità di disoccupazione, una serie di aiuti diretti e indiretti per imprese e lavoratori con contratto agricolo. Innanzitutto tutti i lavoratori con contratto agricolo 2022 dipendenti di aziende agricole italiane, indipendentemente dalla dimensione, colpite dall’emergenza Covid-19, possono avere accesso alla cassa integrazione.

Per gli operai a tempo indeterminato e gli impiegati lo strumento previsto dalla legge è la Cassa integrazione salariale operai dell'agricoltura (Cisoa), mentre la cassa integrazione in deroga spetta agli operai a tempo determinato, i cui datori di lavoro devono fare domanda alle regioni.

Prevista anche una indennità di 600 euro netti per le seguenti categorie di lavoratori agricoli:

  • operai agricoli con contratto a tempo determinato e altre categorie di lavoratori iscritti negli elenchi annuali che abbiano svolto nel 2022 almeno cinquanta giornate di effettivo lavoro agricolo dipendente e non siano titolari di pensione;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri che non sono titolari di un trattamento pensionistico diretto e non hanno altre forme di previdenza obbligatoria ad esclusione della gestione separata Inps.

Tra gli aiuti che possono richiedere i lavoratori con contratto agricolo 2022 vi sono anche i seguenti:

  • bonus di 500 euro per gli operai agricoli a tempo determinato e non titolari di pensione e che nel 2022 abbiano svolto almeno 50 giornate effettive di lavoro;
  • accesso al fondo indigenti per la distribuzione delle derrate alimentari, la cui disponibilità è stata aumentata di 50 milioni di euro le disponibilità;
  • sospensione fino al 30 aprile per gli agriturismi dei versamenti delle ritenute sul lavoro dipendente e di contributi previdenziali.