Per i lavoratori in reperibilità, che non possono rifiutare di effettuare turni di reperibilità, è prevista l’erogazione di una indennità che consiste nella maggiorazione della retribuzione fissa percepita ma il compenso specifico spettante al lavoratore in reperibilità viene anch’esso stabilito a livello aziendale.
Il Contratto Trasporti regola il rapporto di lavoro del personale dipendente dalle imprese di spedizione, dalle aziende esercenti l’autotrasporto di merce su strada per conto di terzi, da imprese di servizi logistici e del trasporto, ad agenzie aeree e pubblici mediatori marittimi con norme specifiche relative ad orari di lavoro (ordinario, straordinario e notturno), reperibilità, maturazione di ferie e permessi, malattia e infortunio, indennità spettanti ed eventuali premi, stipendi e Livelli di inquadramento professionale, erogazione delle mensilità aggiuntive di tredicesima e quattordicesima, licenziamento e dimissioni.
Vediamo di seguito come funziona l’indennità di reperibilità per lavoratori con contratto trasporti 2022 e quali sono le regole vigenti.
Il contratto trasporti 2022 prevede un orario di lavoro di 39 ore settimanali con un massimo di 8 ore giornaliere, ripartite fra il lunedì e il venerdì del personale non viaggiante, orario di lavoro che può essere distribuito tra il martedì e il sabato.
Durante la giornata il lavoratore, anche in relazione all’organizzazione del lavoro aziendale, per la consumazione del pasto ha diritto ad una pausa non retribuita da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 120 minuti. Per il personale viaggiante, invece, il limite di orario ordinario di lavoro è di 47 ore settimanali.
Al di là di tali orari lavorativi stabiliti da Ccnl, il contratto trasporti prevede per i propri dipendenti la reperibilità, obbligatoria per i lavoratori. Nel caso in cui si abbia necessità o dovessero presentarsi improvvise esigenze e bisogni a lavoro, l’azienda può contattare il dipendente addetto alla risoluzione di un determinato problema che deve recarsi sul posto di lavoro nel più breve tempo possibile dal momento della chiamata.
Il contratto trasporti prevede l’obbligo di reperibilità per le figure professionali necessarie per sopperire esigenze tecnico-organizzative per la corretta operatività dell'azienda e per garantire la sicurezza delle strutture e i lavoratori non possono rifiutarsi, salvo giustificato motivo, di compiere turni di reperibilità.
I periodi massimi di reperibilità e le modalità per un recupero del riposo giornaliero interrotto per effetto della reperibilità variano e vengono generalmente stabilite a livello aziendale.
Per i lavoratori in reperibilità, che non possono rifiutare di effettuare turni di reperibilità, è prevista l’erogazione di una indennità che consiste nella maggiorazione della retribuzione fissa percepita ma il compenso specifico spettante al lavoratore in reperibilità viene anch’esso stabilito a livello aziendale.