Gli interessi moratori sono interessi che devono essere pagati nel caso di ritardi o mancati versamenti di rimborso rate di prestiti o finanziamenti e che sono differenti dagli interessi legali, perché solitamente più alti e dovuti esclusivamente su ritardi di pagamenti per prestiti o finanziamenti.
Cosa sono gli interessi moratori e come si calcolano? Solitamente quando si chiede un prestito o un finanziamento è bene sapere che su questi prodotti vengono applicati interessi moratori se il richiedente prestito paga le dovute rate in ritardo.
Gli interessi moratori sono dovuti per definizione come risarcimento danno a chi ha erogato il denaro per eventuali danni subiti derivanti dal ritardo del pagamento, anche se il creditore non ha l’obbligo di dimostrare un eventuale danno subito che, ovviamente, potrebbe anche non esserci. Gli interessi di mora scattano comunque solo per il semplice ritardo rispetto alla scadenza del pagamento dovuto.
E' bene precisare che gli interessi moratori non sono la stessa cosa degli interessi legali perchè non si pagano in maniera fissa ma si calcolano e si pagano solo ed esclusivamente nei casi di ritardo o mancato pagamento di una rata di un finanziamento o di un prestito. Inoltre, gli interessi di mora sono decisamente più alti dei normali interessi legali. Come si calcolano gli interessi moratori 2022?
Per ritardi di pagamenti rate di prestiti e finanziamento gli interessi di mora scattano automaticamente e si calcolano seguendo una precisa formula che prevede
Importo per tasso di mora per numero di giorni di maturazione degli interessi diviso 365, che indica il numero dei giorni dell’anno.
Gli interessi moratori corrispondono al tasso di interesse legale annuo definito dal Ministero dell’Economia, che può modificarlo ogni sei mesi, e maggiorato.
Gli interessi moratori nelle transazioni commerciali devono essere pagati dal debitore per il ritardo nel pagamento del proprio debito in base a quanto previsto dal contratto stipulato con un fornitore di beni o servizi.
E’ bene precisare che le nuove norme relative agli interessi moratori, come la maggiorazione dell'8% rispetto al tasso di riferimento Bce, valgono per le transazioni commerciali concluse dal primo gennaio 2013 e ciò significa che alle transazioni commerciali concluse entro il 31 dicembre 2012 si applicano interessi semplici di mora su base giornaliera ad un tasso pari al cosiddetto tasso di riferimento maggiorato del 7%.
Il tasso di riferimento cui rifarsi è:
Per le transazioni di prodotti agricoli e/o alimentari, la maggiorazione del tasso degli interessi moratori è stata aumentata dal 2% al 4%.
Per fare un esempio pratico di calcolo interessi moratori, prendendo il caso di un debito di 1.300 euro scaduto il 10 maggio 2022 e che al 20 giugno 2022 sia ancora in essere, per cui il debitore ha accumulato 770 giorni di ritardo.
Per calcolare il tasso di interesse bisogna sempre fare riferimento al tasso preciso per ogni semestre, perché ogni sei mesi il Ministero dell’Economia può modificarlo, per cui per un semestre bisogna considerare il tasso certo + 8% (come previsto dal D.Lgs. 192/2012) e per gli altri semestri bisogna applicare un altro tasso, se cambiato, o mantenere lo stesso se invariato.
Considerando i 770 giorni di ritardo in tutto, il debito di1.300 euro e un tasso di interesse sempre peri a 0 a cui aggiungendo l’8% si arriva all’8% ma che nell’ultimo semestre è stato pari allo 0,25%, il totale degli interessi moratori è pari a 8,25%.
Gli interessi moratori decorrono a partire dal primo giorno successivo alla data di scadenza del pagamento fissato per il rimborso delle dovute rate dell’eventuale prestito o finanziamento e aumentano fino a quando non avviene il dovuto pagamento.
Se nel contratto non è riportato alcun termine di pagamento, gli interessi moratori decorrono automaticamente dopo:
Cosa sono e come si calcolano gli interessi moratori: formula, tassi e maggiorazioni. Chiarimenti ed esempi di calcolo