L’invalidità civile è una condizione riconosciuta dall’ordinamento giuridico italiano come presupposto per avere diritto a determinate prestazioni economiche e socio-sanitarie da parte dello Stato. Qualsiasi persona affetta da patologie di una certa rilevanza può pertanto chiedere il riconoscimento di questo status.
L’invalidità civile è una condizione senza dubbio spiacevole dell’esistenza terrena. Ma, in un paese che continuiamo a chiamare civile è uno status che intende tutelare, anche grazie ai dettami costituzionali, la dignità umana con uno spirito di solidarietà di tutti i cittadini nei confronti di coloro riconosciuti meritevoli di tutela per effetto di minorazioni congenite o acquisite.
In particolare, l'assistenza sociale dei minorati civili si esprime con protezioni economiche e non economiche. Per accedere alle protezioni è necessario che lo status di invalido sia ufficialmente riconosciuto dalle competenti amministrazioni dello Stato.
L’invalidità e la visita per concedere i benefici della legge 104 sono due visite mediche distinte, che comportano benefici diversi, anche se seguono lo stesso percorso burocratico: possono essere richieste e fatte insieme o separatamente, anche in momenti successivi. Con il riconoscimento di un’invalidità superiore al settantaquattro per cento è possibile per esempio richiedere all’Inps alcune provvidenze economiche mensili, mentre con l’handicap in stato di gravità possono essere richiesti permessi sul lavoro. Più giù troverete tutte le agevolazioni della legge 104.
Laddove la malattia invalidante rientri tra quelle riconosciute dalla legge il soggetto può rientrare nei criteri previsti dall’invalidità civile. Per beneficiare innanzitutto dell'assegno mensile di assistenza bisogna che venga dimostrato il possesso di alcuni requisiti ben precisi. Ma se la percentuale minima per ottenere il riconoscimento della qualifica di invalido civile è quella del trentaquattro per cento il diritto all'assegno mensile si acquisisce solo se l'invalidità supera il settantaquattro per cento.
Più nel dettaglio, il beneficiario dell'assegno mensile deve avere un'età compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni e tre mesi, essere privo di impiego e il suo reddito annuo personale non deve superare la somma di 4.805,19 euro. Tale provvidenza è incompatibile con altri redditi pensionistici. Chi supera il sessantacinquesimo anno e tre mesi di età, pur non avendo diritto all'assegno di invalidità civile, potrà comunque ottenere il cosiddetto assegno sociale.
I minorenni, invece, potranno ottenere la cosiddetta indennità mensile di frequenza se il reddito annuo personale non superi la somma di Euro 4.805,19. Diverso dall'assegno mensile di assistenza è la pensione di inabilità. Essa spetta al soggetto al quale sia stata riconosciuta un'invalidità totale e permanente del cento per cento, che abbia un'età compresa tra i diciotto e i sessantacinque anni e tre mesi di età e il cui reddito annuo personale non superi la somma di Euro 16.532,10. Per chi ha una invalidità totale è prevista, a determinate condizioni, anche l'indennità di accompagnamento. Per l'indennità di accompagnamento non sussistono limiti reddituali o di età.
Tuttavia, per poterne beneficiare, è necessario che l'invalidità totale e permanente del cento per cento sia accompagnata dall'impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore o dall'impossibilità di compiere gli atti quotidiani della vita con conseguente necessità di un'assistenza continua. Non possono in ogni caso beneficiarne coloro che siano ricoverati gratuitamente in istituto o percepiscano un'analoga indennità per invalidità contratta per causa di guerra, di lavoro o di servizio, salvo il diritto di opzione per il trattamento più favorevole.
Per ottenere le agevolazioni previste dalla legge 104, bisogna che una commissione medica riconosca la presenza dei requisiti necessari. In seguito all’ottenimento del certificato medico è necessario recapitare, tramite il portale internet dell’Inps, il Contact Center, o un Patronato qualsiasi, l’istanza di accertamento dei requisiti sanitari. La procedura per ottenerne il riconoscimento è la stessa nonostante le due condizioni di handicap e di invalidità diano diritto ad agevolazioni diverse.
Affinché Il richiedente per poter usufruire di questo diritto ha l’obbligo di sottoporsi ad accertamenti sanitari da parte di una specifica commissione medica Asl, che a sua volta deve essere coadiuvata dalla presenza di un medico dell’Inps. Qualora il soggetto disabile non riesca a muoversi, con apposita richiesta da parte del proprio medico curante, la Commissione medica può recarsi direttamente al rispettivo domicilio per svolgere gli accertamenti sanitari richiesti.
Una volta stabilito il diverso grado di handicap e di invalidità della persona, le agevolazioni conseguibili cambiano a seconda delle differenze. In poche parole si potrebbe riassumere così: