Dal 2019 anche l'Irpef, imposta sul reddito dovuta dalle persone fisiche, è destinata ad aumentare in base all'entità del reddito imponibile e si calcola applicando aliquote diverse a seconda dello scaglione in cui si colloca il reddito. Vediamo cosa cambia il prossimo anno per quanto riguarda scaglioni e aliquote Irpef 2019.
La tassazione su redditi e pensioni per il calcolo dell’importo netto dal lordo dipende dalle aliquote Irpef che variano in base agli scaglioni reddito cui fanno riferimento. Il principio è che più alto è il reddito e più alte sono le aliquote Irpef da applicare. La nuova Legge di Bilancio non ha modificato scaglioni e aliquote Irpef già previste per il 20198 per cui nulla cambierà in merito il prossimo anno. Cinque, restano, infatti, gli scaglioni Irpef cui è agganciata una determinata aliquota di pagamento. Aliquote e scaglioni Irpef da considerare sono in particolare:
Il quinto e ultimo scaglione Irpef 2019 è quello che prevede il maggior pagamento in termini di imposte.
Per il calcolo del reddito imponibile da considerare ai fini Irpef, bisogna sottrarre dal reddito complessivo gli oneri deducibili, applicare le aliquote in base allo scaglione e si arriva al prelievo Irpef effettivo diminuendo l'imposta lorda di tutte le detrazioni di cui si ha diritto in sede di dichiarazione dei redditi 2019. L’Irpef è un’imposta diretta, personale e progressiva, perché aumenta in base all’aumentare del reddito, che deve essere pagata da chi risiede sul territorio italiano, per il possesso di beni durevoli e per i redditi prodotti in patria o all’estero; da coloro che non risultano più residenti sul suolo italiano, per i redditi prodotti, però, nella penisola; e dai cosiddetti soggetti passivi impropri, cioè società di persone e società di capitali i cui soci hanno optato per la tassazione per trasparenza.
Per pagare l’Irpef i contribuenti devono utilizzare il Modello F24. L’acconto Irpef è dovuto se l’imposta dichiarata in quell’anno, riferita all’anno precedente, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta, delle ritenute e delle eccedenze, è superiore a 51,65 euro. L’acconto è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo, e il pagamento avviene in unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto è inferiore a 257,52 euro, mentre è in due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro, per cui la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo) e la seconda, del restante 60%, si paga entro il 30 novembre.