La legge vieta a chiunque cerchi lavoratori di selezionare il proprio personale sulla base della bella presenza o altri eventuali elementi discriminanti, come razza, religione, sesso, stato civile, se con figli o meno, ecc., ma è ammessa la ricerca di personale selezionato sulla base di specifiche caratteristiche per la tipologia di lavoro per cui assumere, per cui in alcuni casi la bella presenza, intesa come modo di apparire, essere e porsi, può rappresentare un criterio di selezione per l’assunzione.
La bella presenza può essere un requisito richiesto per un lavoro o è vietata? Capita, e non troppo di rado, di leggere annunci di offerte di lavoro che richiedono tra i requisiti la ‘bella presenza’ e sono in tanti coloro che di fronte a tali parole storcono il naso e si chiedono fino a che punto si può richiedere un tale requisiti per assunzioni a lavoro e chi e come valuta la bella presenza. Cerchiamo di seguito di dare una spiegazione al significato di bella presenza e se può essere richiesta o meno come requisito per lavorare.
Secondo quanto previsto dalle leggi attuali, il requisito della bella presenza per avere un lavoro non riguarderebbe solo l’aspetto fisico a cui vien subito da pensare ma un insieme di ‘atteggiamenti’ che contribuiscono a presentare e classificare una persona in un determinato modo.
La bella presenza a lavoro riguarda tanto l’aspetto fisico a volte quando anche i modi, di vestirsi, di porsi, di parlare, di comportarsi, gentilezza, cordialità, insomma quelle caratteristiche che fanno la differenza tra una persona ed un’altra, chiaramente in base al tipo di impiego che si cerca.
Se ci si presenta ad un colloquio o ad una selezione per assunzioni in lavori a contatto con il pubblico, il modo di porsi cordiale, educato e empatico di un candidato o una candidata viene certamente preferito ad un modo di porsi più indifferente e altezzoso. In questo caso si parla di bella presenza, perché la persona che si pone in maniera gentile e garbata è sempre ‘bella’ da considerare. La discriminazione in tal senso non esiste, perché si punta all’adeguatezza della persona da assumere in un determinato lavoro.
Alla luce di quanto spiegato, si può richiedere la bella presenza come requisito per un lavoro, ma solo ed esclusivamente se la tipologia di lavoro richiede specifiche caratteristiche in tal senso. In generale, la legge vieta a chiunque cerci lavoratori di selezionare il proprio personale sulla base della bella presenza o altri eventuali elementi discriminanti, come razza, religione, sesso, stato civile, se con figli o meno, ecc., ma è ammessa la ricerca di personale selezionato sulla base di specifiche caratteristiche per la tipologia di lavoro per cui assumere.
Ciò significa che se per l’assunzione a lavoro sono richieste, per esempio, solo donne entro una certa età, allora le donne di età superiore a quella richiesta possono essere escluse.