Per lavorare nelle scuole come personale Ata bisogna rientrare in specifiche graduatorie, tre in particolare, dalle quali è possibile essere assunti con contratti a tempo determinato, indeterminato o per supplenze, o partecipare a concorsi pubblici regolarmente indetti dal Miur. Per ogni profilo Ata definito esistono particolari requisiti da soddisfare e titoli di studio da avere, importanti a seconda di ruolo e mansione da svolgere.
Lavorare come Ata nella scuola richiede lo svolgimento di un percorso specifico che andremo a vedere. Gli Ata fanno parte del personale non docente della scuola, ricoprono ruoli amministrativi, tecnici e ausiliari e sono, per esempio, collaboratori Scolastici, direttori, assistenti tecnici e amministrativi, cuochi, infermieri, guardarobieri. Vediamo quali sono le regole previste dal contratto Ata.
Per lavorare nelle scuole come personale Ata bisogna rientrare in specifiche graduatorie dalle quali è possibile essere assunti con contratti a tempo determinato, indeterminato o per supplenze. Per ogni profilo Ata definito esistono particolari requisiti da soddisfare e titoli di studio da avere, importanti a seconda di ruolo e mansione da svolgere.
Stando a quanto previsto dalle leggi attuali, infatti, il contratto Ata prevede quattro macro aree di inquadramento del personale che sono le seguenti:
Come sopra accennato, l’assunzione del personale Ata avviene sulla base di graduatorie e concorsi pubblici. In particolare, le regole attuali prevedono la selezione del personale Ata attraverso graduatorie cui si può accedere tramite titoli o concorsi pubblici i cui bandi vengono pubblicati regolarmente. Tre le graduatorie divise in fasce:
Stando alle leggi attuali, il contratto Ata stabilisce le retribuzioni in base ad Aree e Livelli di inquadramento differenti per:
Inoltre, disciplina, come ogni altro contratto azionale, regola orari di lavoro, giorni previsti e di fruizione di ferie, permessi e riposi, disciplina le norma di licenziamento, generalmente difficile, a meno di giustificato motivo oggettivo o soggettivo, considerando che una volta avuto il contratto Ata si entra a far parte della pubblica amministrazione. Nessuna norma prevista, invece, dal contratto Ata sull'obbligo di reperibilità del relativo persoale.