Per lavorare nel settore chimico serve innanzitutto il conseguimento della laurea in chimica, senza il quale non si può accedere alla professione, e grande impegno e professionalità. Il lavoro del chimico è regolato poi dal relativo Contratto collettivo nazionale che prevede norme per stipendi, orario di lavoro, permessi, ferie.
Cosa prevede e quali sono le regole del Contratto nazionale del lavoro chimico? Lavorare nel settore chimico è interessante e affascinante: permette di imparare e scoprire un mondo importante ma richiede impegno, formazione, grande professionalità.
I chimici studiano elementi e interazione delle sostanze, si occupano di ricerca, che può essere di base per comprendere e conoscere meglio il mondo chimico organico e inorganico e condividere i risultati con la comunità scientifica; o applicata, per sviluppare nuovi composti e materiali e migliorare quelli esistenti. Ma come funziona il lavoro di chimico e quali sono le norme previste dal contratto collettivo nazionale?
Il requisito base per poter lavorare nel settore chimico è il conseguimento obbligatorio della laurea in Chimica o Biologia e sono richieste specifiche competenze e conoscenze in chimica organica e inorganica, biochimica, chimica fisica, chimica analitica, senza dimenticare le competenze in informatica, per l’uso di software di analisi dei dati e di modellazione molecolare.
In alcuni Paesi, Italia compresa, per l’esercizio della professione di chimico serve una specifica abilitazione. Inoltre, nel corso della propria carriera per i chimici vige l’obbligo della formazione continua e aggiornamento costante delle ultime scoperte scientifiche e per la ricerca.
Le mansioni che un lavoratore chimico può svolgere sono diverse e, stando a quanto definito nel contratto collettivo nazionale di lavoro del settore chimico, comprendono anche:
Lo stipendio medio di un chimico è di 34.500 euro lordi all'anno, per circa 1.800 euro netti al mese, tra gli stipendi più alti che in Italia si percepiscono, superiore di 250 euro rispetto alla retribuzione mensile media. I particolare, lo stipendio minimo annuo di un lavoratore del settore chimico parte da 20mila euro lordi l’anno per arrivare anche ad un massimo di oltre 80mila euro lordi l’anno.
In particolare, gli stipendi previsti in base ai diversi livelli stabiliti dal CCNL chimico sono di:
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore chimico prevede l’erogazione di tredicesima e quattordicesima ma secondo diversi criteri. La tredicesima viene, infatti, corrisposta a tutti i lavoratori del settore chimico farmaceutico; la quattordicesima, invece, spetta solo a:
L’orario di lavoro previsto dal contratto di chimico è 38 ore alla settimana che compreso lo straordinario può arrivare ad un massimo di 48 ore settimanali e durante il quale è previsto il giorno di riposo settimanale che corrisponde solitamente alla giornata di domenica.
Il CCNL chimico prevede diritti per i propri dipendenti al pari di quanto revisto da altri CCNL come ferie e permessi. Per quanto riguarda il capitolo ferie prevede:
Passando i permessi, il contratto chimico prevede: