Lavorare nel turismo, come funziona il contratto 2022 e le leggi in vigore

Quali sono le norme previste dal contratto 2022 turismo e a chi si applica: cosa c’è da sapere, livelli di inquadramento e stipendi

Autore: Marianna Quatraro
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Lavorare nel turismo, come funziona il c

Come funziona il contratto turismo 2022?

Il Contratto Turismo 2022 prevede dieci livelli di inquadramento dei lavoratori a cui corrispondono altrettanti livelli retributivi e prevede regole specifiche per orari di lavoro, ferie, permessi e malattie.

Lavorare nel turismo è un'aspirazione di tanti ma per farlo bisogna ormai prepararsi al meglio, studiare, impegnarsi e ci sono anche nuove figure del settore che stanno emergendo, dal Community manager al Travel designer, al Travel influencer, al Deep walking trainer, nel settore dei viaggi e delle vacanze, con qualifiche e competenze che prima, chiaramente, non esistevano. Vediamo cosa prevede il contratto turismo 2022.

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  • Lavorare nel turismo 2022 leggi in vigore

Lavorare nel turismo come funziona contratto 2022

Il contratto turismo 2022 si applica ai lavoratori dipendenti da aziende alberghiere, complessi turistico-ricettivo dell'aria aperta, pubblici esercizi, stabilimenti balneari, alberghi diurni, imprese di viaggi e turismo, porti ed approdi turistici, rifugi alpini.

Il Contratto Turismo 2022 prevede dieci livelli di inquadramento dei lavoratori a cui corrispondono altrettanti livelli retributivi e sono:

  • Quadro A, che comprende i lavoratori con funzioni direttive e responsabilità gestionale ed organizzativa con autonomia decisionale e ampi poteri discrezionali, per cui è previsto uno stipendio di 2.233,74 euro;
  • Quadro B, che comprende i lavoratori con funzioni direttive con responsabilità di unità aziendali e autonomia decisionale ed amministrativa, per cui è previsto uno stipendio di 2.066,90 euro;
  • Primo Livello, che comprende i lavoratori con funzioni ad elevato contenuto professionale, caratterizzate da iniziative ed autonomia operativa e con funzioni di direzione esecutiva di carattere generale o di un settore organizzativo di notevole rilevanza dell'azienda, per cui è previsto uno stipendio di 1.858,79 euro;
  • Secondo Livello, che comprende i lavoratori con mansioni che comportano sia iniziativa che autonomia operativa in applicazione delle direttive generali ricevute, con funzioni di coordinamento e controllo o ispettive di impianti, reparti e uffici, per le quali è richiesta una particolare competenza professionale, per cui è previsto uno stipendio di 1.696,96 euro;
  • Terzo Livello, che comprende i lavoratori con mansioni che prevedono particolari conoscenze tecniche e adeguata esperienza; lavoratori specializzati e in possesso di caratteristiche professionali tecnico-funzionale di altri lavoratori, per cui è previsto uno stipendio di 1.599,14 euro;
  • Quarto Livello, che comprende i lavoratori che, in condizioni di autonomia esecutiva, anche preposti a gruppi operativi, hanno mansioni specifiche di natura amministrativa, tecnico-pratica o di vendita e relative operazioni complementari, e che siano in possesso di conoscenze specifiche, per cui è previsto uno stipendio di 1.412,51 euro;
  • Quinto Livello, che comprende i lavoratori con qualificate conoscenze e capacità tecnico pratiche, che svolgono compiti esecutivi che richiedono preparazione pratica di lavoro, per cui è previsto uno stipendio di 1.357,32 euro;
  • Sesto Livello, che comprende lavoratori che svolgono attività che richiedono un normale addestramento pratico ed elementari conoscenze professionali; e Sesto Livello Super, che comprende i lavoratori con adeguate capacità tecnico-pratiche, per cui è previsto uno stipendio di 1.337,74 euro;
  • Settimo Livello, che comprende i lavoratori che svolgono semplice attività anche con macchine già attrezzate, per cui è previsto uno stipendio di 1.252,09 euro.

L’orario di lavoro previsto dal Contratto Turismo 2022 è di 40 ore settimanali suddivise solitamente in cinque o sei giornate settimanali e con particolare riferimento agli Stabilimenti Balneari, l’orario di lavoro settimanale è distribuito in sei giornate e la durata normale del lavoro settimanale effettivo è fissata in 40 ore per il personale impiegatizio e non, mentre per gli alberghi diurni, l’orario di lavoro settimanale è distribuito in cinque giornate e mezza.

Lavorare nel turismo 2022 leggi in vigore

Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, il lavoratore assunto con contratto Turismo 2022 ha diritto ad un periodo di ferie di almeno quattro settimane all’anno che devono essere godute per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta del lavoratore nel corso dell’anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione. Se le ferie maturate non vengono godute nel periodo previsto dalla legge o dalla contrattazione collettiva, al lavoratore spetterà l’indennità sostituiva.

Per quanto riguarda i permessi retribuiti, il Contratto Turismo 2022 prevede:

  • 5 giorni di permesso retribuito per motivi familiari;
  • 15 giorni di permesso retribuito per congedo matrimoniale;
  • 3 giorni di permesso retribuito per lutto;
  • se durante le elezioni, il lavoratore adempia a funzioni presso degli uffici elettorali può chiedere un permesso retribuito per tutta la durata della funzione.

In aziende con più di 50 dipendenti, il lavoratore può usufruire di 150 ore di permesso per triennio per la frequentazione di corsi di studio compresi nell’ordinamento scolastico presso istituti pubblici.

Il contratto turismo 2022 prevede per i lavoratori del settore, in caso di malattia, il rispetto degli obblighi previsti per tutti i dipendenti con CCNL, cioè avviso tempestivo di assenza dal lavoro al datore di lavoro e invio del relativo certificato medico di malattia, con diagnosi e prognosi, sia all’Inps e sia al datore di lavoro.

Durante il periodo di malattia il personale con contratto turismo 2022 ha diritto all’indennità di malattia da corrispondersi dall’Istituto assicuratore nella misura dell’80%, dal quarto al 180esimo giorno di malattia; e al 100% della retribuzione che viene pagata dai datori di lavoro per i primi 3 giorni di malattia (periodo di carenza), se la durata della malattia superi i 7 giorni. La retribuzione media giornaliera deve essere calcolata sulla base delle retribuzioni effettivamente corrisposte nel periodo di paga precedente l’evento.