Sono considerati lavoratori precoci tutti coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 18, tra i 14 e 15 anni di età. Si tratta di una categoria di lavoratori che proprio per la giovane età in cui sono entrati nel mondo del lavoro possono andare in pensione anticipata con un requisito contributivo ridotto a quello normalmente richiesto.
Per andare in pensione oggi è necessario raggiungere i 66 anni e sette mesi di età e 41 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, che scendono a 40 anni e 10 mesi per le donne. Si tratta di requisiti destinati ad aumentare dal prossimo primo gennaio 2019 quando, per effetto dell'adeguamento dell'età pensionabile alle aspettative di vita, per andare in pensione non basteranno più i 66 anni e sette mesi ma bisognerà raggiungere i 67 anni e gli anni di contributi saliranno a 42 anni e 10 mesi. Non sono però tenuti al rispetto del requisito contributivo attualmente richiesto i cosiddetti lavoratori precoci, coloro che cioè hanno iniziato a lavorare prima dei 18 anni.
Considerando la giovane età anagrafica in cui sono entrati nel mondo del lavoro, i precoci hanno la possibilità di anticipare il momento della loro pensione, potendo collocarsi finalmente a riposo ben prima degli altri. Prima dell'entrata in vigore dell'attuale riforma delle pensioni firmata Fornero, i precoci, così come i lavoratori usuranti, erano tutelati da specifiche norme di pensione anticipata ad hoc, che sono venute meno con l'entrata in vigore della riforma Fornero, che ha equiparato i requisiti pensionabili per tutti senza alcuna distinzione di attività svolte, senza prevede particolari benefici previdenziali per queste particolari categorie di lavoratori. Con le modifiche in arrivo, però, previste dall’ape social, possono andare in pensione anticipata:
I lavoratori precoci che dal prossimo anno, e in via ancora sperimentale, possono andare in pensione prima con l’Ape social, oltre ad aver accumulato un anno almeno di contribuzione entro il 19esimo anno di età, devono anche essere:
Rientrano nella lista delle occupazioni considerate usuranti: