Per la Banca centrale europea, gli istituti di credito più sicuri sono C.R.H. - Caisse de Refinancement de l’Habitat, SFIL e Credito Emiliano.
Alla ricerca delle banche italiane e straniere più sicure e solide. Già, perché sono i numeri a dimostrare come gli italiani non cercano necessariamente istituti di credito che hanno la sede all'interno dei confini nazionali.
Tutt'altro perché sono anche altri i parametri presi in considerazione. Tra cui appunto quello dell'affidabilità e della tenuta. A tal proposito, la Banca centrale europea ha pubblicato i dati relativi ai requisiti patrimoniali degli istituti di credito comunitari vigilati dall'Autorità.
Si tratta insomma delle banche operati in Italia più sicuri e solide nel 2022. La pubblicazione prende le mosse dal regolamento sui requisiti patrimoniali che mira a rafforzare la disciplina di mercato e garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito. Approfondiamo quindi:
Classifica 2022 Bce aggiornata banche più sicure e solide
Focus del Consiglio di vigilanza della Bce sulle banche
Stando ai dati della Banca centrale europea, Credem, tra i principali gruppi bancari nazionali, è l’istituto più solido a livello europeo tra le banche commerciali. Si tratta di un dato che si affianca alle rilevazioni di altri studi.
A sfogliare la classifica si trova in realtà al terzo posto dopo Caisse de Refinancement de l’Habitat e Sfil S.A. che però non fanno attività bancaria vera e propria. Bnp Paribas, i gruppo francese che in Italia controlla Bnl, è all’undicesimo posto, seguito dal gruppo spagnolo Santander.
Ecco quindi l'istituto spagnolo Bbva e la francese Credit Agricole. Fa poi la propria comparsa un'altra banca italiana, Mediobanca. La spagnola Caixa Bank è al 19esimo posto mentre Unicredit è al 28esimo. Subito dopo c'p Intesa Sanpaolo. Societé Generale è al 57esimo posto.
Dopodiché al 65esimo posto l'italiana Banco Bpm mentre Bper è al 72esimo posto. Monte dei Paschi di Siena è all’87esimo posto per poi scoprire che al 92esimo c'è la Banca popolare di Sondrio. La genovese Carige è al 106 è posto. Deutsche Bank, la prima banca tedesca si classifica, è all’82esimo posto Commerzbank è al 45esimo. La graduatoria completa è la seguente:
C.R.H. - Caisse de Refinancement de l’Habitat
SFIL S.A.
Credito Emiliano Holding S.p.A.
Kutxabank, S.A.
HASPA Finanzholding
Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat, Luxembourg
Bankinter, S.A.
BNP Paribas S.A.
Banco Santander, S.A.
Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, S.A.
Crédit Agricole S.A.
DekaBank Deutsche Girozentrale
Investeringsmaatschappij Argenta NV
Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A.
Akcine bendrove Šiauliu bankas
CaixaBank, S.A.
DZ BANK AG Deutsche ZentralGenossenschaftsbank
Landesbank Hessen-Thüringen Girozentrale
Confédération Nationale du Crédit Mutuel
Erste Group Bank AG
Erwerbsgesellschaft der S-Finanzgruppe mbH & Co. KG
ING Groep N.V.
Münchener Hypothekenbank eG
Nordea Bank Abp
UniCredit S.p.A.
Intesa Sanpaolo S.p.A.
Swedbank AS
Swedbank AS
Swedbank, AB
KBC Group NV
Bpifrance S.A. (Banque Publique d’Investissement)
Landesbank Baden-Württemberg
Coöperatieve Rabobank U.A.
Banque Internationale à Luxembourg S.A.
Bayerische Landesbank
BNG Bank N.V.
Nederlandse Waterschapsbank N.V.
AB SEB bankas
Secondo il Consiglio di vigilanza della Bce che ha individuato le banche italiane e straniere più sicure e solide - guidato dall’italiano Andrea Enria - gli Npl non sono al momento un motivo di preoccupazione. Sono sei banche delle 118 sottoposte alla vigilanza della Banca centrale europea che presentavano un livello di capitale inferiore a quanto richiesto.
In linea generale, questi istituti di credito direttamente vigilate dalla Bce, escono dalla pandemia con un lieve miglioramento dei requisiti patrimoniali e di liquidità. La classifica Serp (Supervisory Review and Evaluation Process) deriva dal regolamento sui requisiti patrimoniali, che mira a rafforzare la disciplina di mercato e garantire che gli investitori e i depositanti siano informati sulla solvibilità degli istituti di credito.