Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, le donazioni ricevute da genitori o parenti devono essere comunicate al Fisco solo in determinati casi e non c’è sempre obbligo di notifica. E’, infatti, obbligatorio comunicare la donazione di una casa o altro immobile, ma non è previsto alcun obbligo di comunicazione al Fisco di donazioni di denaro ricevute da genitori o parenti, soprattutto se di cosiddetto modico valore.
Le donazioni ricevute da genitori o parenti devono essere comunicate al Fisco? Effettuare e ricevere una donazione sono operazioni tanto semplici da fare quanto prevedono una serie di accorgimenti per evitare problemi con il Fisco e soprattutto se si tratta di donazioni ‘importanti’. Vediamo di seguito se le donazioni che si ricevono devono essere comunicate al Fisco, Agenzia delle Entrate, Stato.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, le donazioni ricevute da genitori o parenti non devono essere comunicate al Fisco se si tratta di donazioni di soldi di cosiddetto modico valore, perché non costituiscono reddito imponibile ai fini Irpef e non devono essere dichiarate nel 730 o nell'Unico, per cui non c’è obbligo di notifica delle donazioni nel 2022.
Se si tratta una donazione di modico valore, dunque, l'obbligo di dichiarare al Fisco la donazione ricevuta da genitori o altri parenti non scatta, ma se la donazione non è di modico importo, per legge è soggetta a imposizione indiretta e deve essere fatta necessariamente con atto pubblico. Ciò significa che per donare una somma importante di soldi bisogna rivolgersi ad un notaio che redige apposito atto pubblico.
Non c’è alcun obbligo di notifica al Fisco nemmeno nel caso di donazione di soldi da parte di un amico o di un parente se si tratta di prestito. Il denaro ricevuto da un parente o un amico a titolo di donazione deve essere dichiarata al fisco solo se rientra nei limiti oltre i quali si è previsto il pagamento dell’imposta sulle donazioni.
La donazione immobiliare di una casa da parte di genitori o altri parenti è un atto che molte famiglie scelgono per intestare i propri beni mentre si è ancora in vita. La donazione di una casa, a differenza di una donazione di soldi, deve essere sempre fatta con atto pubblico di un notaio e alla presenza di due testimoni.
Se la casa da donare è un immobile in area urbana bisogna indicare nell’atto le planimetrie e valutare se la situazione catastale corrisponde effettivamente alla situazione reale dell'immobile e non ci siano abusi edilizi e, una volta concluso il contratto, bisogna registralo e trascriverlo.
Queste operazioni rappresentano già una comunicazione al Fisco, considerando che i dati registrati vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Tra l’altro, l’obbligo di comunicazione di donazione di una casa, o altro immobile, ricevuta da genitori o altri parenti, sussiste anche per il pagamento delle imposte sugli immobili successivo alla donazione. Una volta donata una casa, per esempio, l’Imu non deve più essere pagata da genitore che l’ha donata ma dal figlio che l’ha ricevuta in donazione e se la donazione non risulta al Fisco neanche il cambio di intestazione per il pagamento può essere fatto.
Dunque, se nel caso di donazioni di soldi ricevuti da genitori o altri parenti non è obbligatorio fare comunicazione al Fisco, nel caso di donazione di una casa o altro immobile, l’obbligo di notifica della donazione al Fisco è obbligatoria e scatta quando si registra il contratto all’Agenzia delle Entrate.