Le modifiche per i conti correnti, Btp e fondi di investimento già in vigore e in arrivo

Il governo sta valutando l'introduzione di un nuovo tipo di Btp, che rappresenterebbe una soluzione intermedia tra il Btp Italia e il Btp Futura.

Autore: Chiara Compagnucci
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Le modifiche per i conti correnti, Btp e

Quello in corso è un anno di novità per risparmiatori e investitori italiani. La dimostrazione arriva dai numerosi cambiamenti e dagli programmati in relazione ai conti correnti, Btp e fondi di investimento. Riassumiamo tutto:

  • Conti correnti: cosa sta cambiando

  • Btp: verso una nuova forma di obbligazione

  • Fondi di investimento: cambiano commissioni e consulenze

Conti correnti: cosa sta cambiando

La prima importante novità da segnalare riguarda i costi dei conti bancari tradizionali che sono aumentati del 8,7%, mentre quelli online del 2,2%. Questi dati sono stati ottenuti mediante il confronto dell'Indicatore dei costi complessivi annuo tra il 31 gennaio 2022 e il 6 febbraio 2022 all'interno del panel della banca dati di Altroconsumo.

La seconda modifica da segnalare riguarda la remunerazione dei correntisti. Benché non ci si debba aspettare tassi elevati a causa della natura di questo strumento, le banche stanno iniziando a staccarsi dallo 0% stagnante degli ultimi anni per avvicinarsi gradualmente, in alcuni casi, alla soglia dell'1%.

Secondo l'ultimo bollettino mensile dell'Associazione Bancaria Italiana, il tasso medio sui depositi in conto corrente ha registrato un significativo aumento. Passando da 0,02% fino ad agosto 2022, il tasso è salito all'0,11% a novembre dello stesso anno. Sebbene l'aumento sia moderato in termini assoluti, rappresenta un incremento delle entrate lorde per i depositanti, passando da 2 euro a 11 euro su un deposito di 10.000 euro. Questo aumento è solo una parziale compensazione per l'effetto dell'inflazione e dei tassi di interesse negativi sui depositi.

La crescita dell'inflazione e dei tassi d'interesse sta causando un impatto significativo sulle banche, sui costi e sui ricavi. Per far fronte a questo scenario, molte banche stanno notificando ai propri clienti unilaterali aumenti delle spese per i conti correnti.

In questo contesto, la Banca d'Italia ha emesso una comunicazione di vigilanza sottolineando che i recenti incrementi dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea stanno aumentando i costi dei mutui e dei finanziamenti. Tali aumenti si verificano dopo un lungo periodo di tassi di interesse bassi o negativi, che avevano già indotto alcune banche ad abolire la remunerazione sui depositi in conto corrente e ad aumentare i costi per i clienti.

Btp: verso una nuova forma di obbligazione

Il governo sta valutando l'introduzione di un nuovo tipo di Btp, che rappresenterebbe una soluzione intermedia tra il Btp Italia e il Btp Futura. Questo strumento finanziario offrirà vantaggi fiscali ai sottoscrittori attraverso l'utilizzo dei Piani individuali di risparmio che consentono di evitare di pagare capital gain e altre imposte per chi mantengono il titolo in portafoglio per almeno 5 anni. Il nuovo Btp 2023 sarà accessibile alle persone fisiche residenti in Italia interessate ad aderire alle politiche di risparmio promosse dallo Stato.

In parallelo, il Ministero dell'Economia ha annunciato che i Btp Futura e i Btp Italia continueranno a essere strumenti di investimento disponibili anche nel 2023. Il Tesoro prenderà in considerazione l'introduzione di ulteriori opzioni di investimento per i risparmiatori al dettaglio, tenendo conto del recente aumento dei tassi di interesse. L'obiettivo è fornire ai risparmiatori retail una gamma più ampia di prodotti finanziari per le esigenze di investimento. Questa decisione segue il successo riscontrato dai Btp Futura e Btp Italia tra i risparmiatori italiani, che hanno dimostrato di apprezzare questi strumenti finanziari.

Fondi di investimento: cambiano commissioni e consulenze

La commissione europea spinge sul divieto di retrocessioni agli istituti finanziari, che avrà un impatto significativo sui modelli di business delle banche. In pratica dice top alla ricezione delle commissioni di retrocessione sui fondi di investimento che gli istituti di credito vendono ai propri clienti. Sui fondi di investimento si applicano infatti commissioni a carico degli investitori. Una parte di queste spese viene retrocessa alle banche che li hanno venduti, come forma di incentivo a promuoverli tra i propri clienti.

La commissione europea vuole ora che le banche non ricevano più queste commissioni di retrocessione sui fondi di investimento e, in maniera indiretta, incoraggiare l'uso di strumenti a basso costo come gli Exchange Traded Funds (Etf), per cui gli investitori non pagano commissioni.

La pratica di consigliare ai clienti retail di acquistare prodotti più costosi o meno adatti alle loro esigenze, a scapito di strumenti a basso costo come gli Etf, ha evidentemente un impatto negativo sui rendimenti netti dei consumatori. Per compensare la perdita di entrate derivante dalle commissioni di retrocessione, le banche potranno richiedere un corrispettivo per le consulenze ai propri clienti, nell'ambito di una maggiore tutela degli investitori.