Le novità per il 2022 per gli invalidi? Due gravi dimenticanze e non solo

Occorrono azioni concrete perché la cifra di 287 euro appare in contrasto con le reali esigenze quotidiane di una persona colpita da disabilità dal 74 al 99%.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Le novità per il 2022 per gli invalidi?

Pensioni di invalidità, quali sono le dimenticanze per il 2022?

La prima grave dimenticanza da segnalare in relazione alla legge di Bilancio è l'assenza di capitoli di spesa per l'aumento delle pensioni di invalidità. La seconda è l'esclusione dal Bonus Natale dell'Inps.

Il grande punto interrogativo che rimane ogni anno ben visibile è quello relativo alla reale attenzione dei governi nei confronti degli invalidi. Che ci sia bisogno di misure più puntuali è piuttosto evidente, come dimostrato dalle continue prese di posizione pubbliche da parte dei governanti.

Il punto è che il passaggio dalle parole ai fatti è piuttosto lento e le numerose novità che erano state prospettate non hanno fin qui trovato un'applicazione concreta. Ecco quindi che in vista del prossimo anno non bisogna per ora attendersi grandi novità. Tutt'altro perché rispetto ai programmi originari, si prospettano due gravi dimenticanze per gli invalidi. A meno che non arrivi un cambio di marcia che, a oggi, è difficile immaginare. Vediamo quindi:

  • Pensioni di invalidità, la dimenticanza per il 2022

  • Così sono trascurati i titolari di pensione di invalidità civile

Pensioni di invalidità, la dimenticanza per il 2022

La prima grave dimenticanza da segnalare in relazione alla legge di Bilancio è l'assenza di capitoli di spesa per l'aumento delle pensioni di invalidità. Si rimane stupiti dall'assenza proprio per via dell'ampio dibattito che ha preceduto la stesura della manovra. Sia da parte di esponenti della maggioranza e sia dell'opposizione, il tema era finito più volte sul tavolo dei ragionamenti, ma evidentemente senza alcun seguito.

Qualunque sia lo status, le pensioni previste dai regimi obbligatori sono raramente sufficienti a mantenere il tenore di vita della cerchia familiare. In considerazione della gravità delle conseguenze dell'invalidità, le persone coinvolte sono costrette a cercare strade alternative per affrontare la situazione.

Come messo in luce dall'Anmic, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, per realizzare però una inclusione sociale che non si fermi solo alle belle parole, al linguaggio corretto, alla mera cura lessicale o al semplice dibattito delle idee, occorrono azioni concrete perché la cifra di 287 euro appare in contrasto con le reali esigenze quotidiane di una persona colpita da disabilità dal 74 al 99%.

Per l'Anmic, le pari opportunità devono tradursi in leggi chiare ed esigibili, in servizi sanitari adeguati, in opportunità concrete di lavoro e di inclusione, in un sistema integrato di assistenza sociale e domiciliare degna di un paese civile che sia quindi disponibile su tutto il nostro territorio nazionale, nella certezza di non doversi più sentire cittadini di serie B.

Così sono trascurati i titolari di pensione di invalidità civile

La seconda grave dimenticanza per il 2022 non si riferisce a una misura strutturale bensì alla mancata erogazione del Bonus Natale per le pensioni di invalidità. In pratica, l'Inps sta erogando a tutti i pensionati con la minima un surplus economico di circa 150 euro.

Ancora più precisamente, secondo quanto previsto, i destinatari di questa somma sono coloro che ricevono un assegno previdenziale fino a 6.695,91 euro all'anno. Anche se poi possono richiederla anche quanti superano il limite fino a un massimo di 6.850,85 euro. Pur accettando che l'importo del Bonus corrisponde alla differenza rispetto a quello della pensione. Se il pensionato ha altri redditi questi non devono superare i 10.043,87 euro o 20.087,73 nel caso in cui ci sia il reddito del coniuge.

Succede però che a rimanere alla porta ovvero a non ricevere il Bonus Natale 2021 da parte dell'Inps ci sono i soggetti titolari di pensione di invalidità civile. A fare loro compagnia ci sono i percettori di assegni sociali e pensioni sociali, pensioni supplementari, indennizzi dei commercianti, pensioni e assegni degli enti creditizi e dei dirigenti d’azienda, pensioni internazionali non tassate in Italia.