Se il garage è in muratura occorre il permesso di costruire. Se si tratta invece di un garage prefabbricato serve la Scia ovvero la Segnalazione certificato di inizio attività.
Quando ci sono di mezzo lavori per la propria abitazione è quasi sempre richiesto l'ottenimento di un permesso specifico per avviare gli interventi. Succede anche nel caso di realizzazione di un garage in muratura o prefabbricato.
Quest'ultimo si rivela un'opzione estremamente prezioso nel caso in cui il proprietario del mezzo abbia la necessità di creare un ricovero sicuro. Non solo per limitare le possibilità di furto, ma anche e soprattutto per preservare il più a lungo possibile l'integrità dell'auto. Andiamo oltre per vedere meglio:
Garage in muratura o prefabbricato, quali permessi servono
Come fare a recuperare i costi di costruzione del garage
La regola generale prevede che nel caso di costruzione di un garage in muratura o prefabbricato occorre richiedere i permessi al Comune in cui ricadono i lavori. Punto di riferimento è lo Sportello Unico per l'edilizia del Comune. Ancora più precisamente, se il garage è in muratura viene considerato nuova costruzione. In questo caso occorre il permesso di costruire.
Se si tratta invece di un garage prefabbricato serve la Scia ovvero la Segnalazione certificato di inizio attività. A conti fatti si tratta di una comunicazione a cui va affiancata la relazione di un tecnico.
A norma di legge, le costruzioni in muratura devono presentare adeguate caratteristiche di solidarietà fra gli elementi strutturali che le compongono, e di rigidezza complessiva. Quindi, le strutture a pannelli portanti devono essere realizzate in calcestruzzo pieno od alleggerito, semplice, armato normale o precompresso, presentare giunzioni eseguite in opera con calcestruzzo o malta cementizia, ed essere irrigidite da controventamenti opportuni, costituiti dagli stessi pannelli verticali sovrapposti o da lastre in calcestruzzo realizzate in opera; i controventamenti devono essere orientati almeno secondo due direzioni distinte.
Dopodiché, l'idoneità di tali sistemi costruttivi, anche in funzione del grado di sismicità, deve essere comprovata da una dichiarazione rilasciata dal presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, su conforme parere dello stesso Consiglio.
In questo contesto ricordiamo che per la costruzione o l’acquisto di un garage in muratura o prefabbricato, è possibile accedere a una detrazione Irpef del 50%. Viene riconosciuta per la costruzione di autorimesse o posti auto, anche a proprietà comune, purché ci sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare abitativa. L’importo massimo detraibile per la realizzazione o l’acquisto di un garage auto è di 96.000 euro. Tuttavia il contribuente può recuperare solo una parte delle spese.
Si tratta di quelle relative alla realizzazione edilizia, previa certificazione sottoscritta dal costruttore. Ma solo se il contribuente dimostri l’esistenza della proprietà o di un patto di vendita del parcheggio realizzato o in corso di realizzazione. Quindi di un vincolo pertinenziale con una unità abitativa, di proprietà del contribuente.
Se il parcheggio è in fase di costruzione, è richiesto l’obbligo di creare un vincolo di pertinenzialità con un’abitazione. La normativa in vigore prevede la documentazione dei costi imputabili alla sola realizzazione dei parcheggi. Devono cioè essere tenuti separati dai costi accessori in quanto non sono oggetto di agevolazione fiscale.
In sintesi, da una parte c’è la percentuale di detrazione delle spese sostenute che dal 50% attuale va al 36%. Dall’altra c’è la spesa massima detraibile in sede di dichiarazione dei redditi, da 96.000 a 48.000 euro. L’agevolazione è riconosciuta per interventi relativi a parcheggi, autorimesse, posti auto, box e garage.