Le regole aggiornate per richiedere acconto Tfr, molto diverso dell'anticipo Tfr

Come funziona e cosa prevede l’acconto del Tfr e differenze rispetto ad anticipo del Tfr nel 2023: regole in vigore e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Le regole aggiornate per richiedere acco

Perché l’acconto del Tfr è diverso dall’anticipo del Tfr?

Acconto e anticipo del Tfr sono due diversi istituti che prevedono in entrambe i casi la possibilità per un lavoratore dipendente di avere una parte del proprio Trattamento ma l’acconto si può ottenere con meno vincoli rispetto all’anticipo e solo a cessazione del rapporto di lavoro, mentre l’anticipo del Tfr si può richiedere solo a determinate condizioni, in determinate percentuali per determinati motivi e quando il rapporto di lavoro è ancora in corso. 
 

Quali sono le regole aggiornate per richiedere acconto Tfr, molto diverso e con meno limiti dall'anticipo Tfr nel 2023? Sono diverse le regole aggiornate relative ai pagamenti dei Tfr, Trattamento di fine rapporto, di quest’anno, da modalità a tempi di pagamento, a calcolo dell’importo da liquidare e non solo.  

  • Nuove regole richiedere acconto Tfr con meno limiti secondo nuove regole 2023
  • Regole aggiornate 2023 per liquidazione e calcolo Tfr 

Nuove regole richiedere acconto Tfr con meno limiti secondo nuove regole 2023

Il Tfr, Trattamento di Fine rapporto, è una somma di denaro che viene pagata ad ogni lavoratore dipendente al momento della cessazione del proprio rapporto di lavoro per qualsiasi motivo, che sia per raggiungimento dei requisiti pensionistici, o per dimissioni, o per licenziamento.

Le somme che vengono liquidate ai lavoratori sono risultati di accantonamenti mensili e annuali da parte del datore di lavoro poi ricalcolate e rivalutate secondo i tassi vigenti. Nel corso della propria vita lavorativa, i lavoratori dipendenti hanno la possibilità, al sussistere di specifiche condizioni, di chiedere un anticipo del Tfr.

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, è possibile chiedere un anticipo del Tfr per i seguenti motivi:

  • importanti spese sanitarie o mediche;
  • acquisto prima casa per sè stessi o per i figli o per lavori di ristrutturazioni delle stesse;
  • ulteriori motivi personali da non motivare obbligatoriamente.

Possono richiedere l’anticipo del Tfr solo i lavoratori dipendenti che hanno maturato almeno 8 anni di anzianità lavorativa presso lo stesso datore di lavoro e solo a condizione di non aver mai presentato prima altra domanda di richiesta di anticipo del Tfr. 

Il calcolo dell’anticipo del Tfr che si può avere avviene sulla base di percentuali fisse valide per ogni motivo per cui viene richiesto l’anticipo. L’anticipo del Tfr si può avere, in particolare, nelle misure del:

  • 70% dell’importo maturato di Tfr per spese mediche, come spese dentistiche e odontoiatriche, spese sanitarie, per sé o propri familiari, per terapie, spese per interventi straordinari riconosciuti dalle competenti Asl;
  • 70% dell’importo maturato di Tfr per acquisto prima casa per sé o per i figli;
  • 30% dell’importo maturato di Tfr per ulteriori motivi personali.

E’ bene precisare che esattamente come avviene sulla liquidazione del Tfr totale per un lavoratore dipendente, anche sulla somma di anticipo di Tfr si devono calcolare le tasse. 

Chiarito cos’è e come funziona l’anticipo del Tfr, è bene sapere che oltre l’anticipo del Tfr è possibile richiedere un acconto del Tfr, che è molto diverso e si può avere con meno limiti rispetto all'anticipo Tfr nel 2023. Secondo quanto definito, l’acconto del Tfr rappresenta una somma di denaro erogata a titolo satisfattivo e parziale di un trattamento di fine rapporto relativo a un rapporto di lavoro dipendente definitivamente cessato. Ciò significa che se l’anticipo del Tfr si può richiedere ancora in costanza di lavoro, l’acconto del Tfr si può avere solo una volta cessato già il rapporto di lavoro.

Inoltre, per l’acconto del Tfr non sono previste ulteriori condizioni per ottenerlo come previsto per l’anticipo del Tfr se non quello di aver già concluso il rapporto di lavoro.

La richiesta dell’acconto del Tfr non prevede gli stessi vincoli previsti per la richiesta di anticipo del Tfr, non serve giustificarne il motivo della richiesta, o aver maturato determinati anni di anzianità a lavoro, o essere vincolato solo ad una determinata percentuale ma dipende solo alla
volontà del datore di lavoro di concederlo o meno.

Per richiedere l’acconto del Tfr bisogna stipulare un apposito accordo con il lavoratore interessato, firmato sia dal datore di lavoro che dal dipendente, in cui deve essere definito l’importo complessivo delle competenze di fine rapporto spettanti, la somma dovuta per le singole rate mensili e le date di pagamento.

Regole aggiornate 2023 per liquidazione e calcolo Tfr 

Chiarita la differenza tra acconto e anticipo Tfr e relative differenze, sono diverse le regole aggiornate 2023 per il pagamento del Tfr, Trattamento di fine rapporto per i lavoratori dipendenti, riguardano la possibilità di richiedere la liquidazione del pagamento dall’Inps  può essere liquidato anche dall’Inps per velocizzare i tempi di pagamento.

L’Inps ha, infatti, annunciato il via alla liquidazione di oltre 10mila pratiche di Tfs, trattamento di fine servizio, ai lavoratori dipendenti statali secondo un piano ben preciso, con tasso di interesse all’1%, a cui si aggiunge una ritenuta dello 0,5% per le spese di amministrazione.

Si parte con i pagamenti dei Tfr ai lavoratori della scuola (circa 2.302 pratiche di liquidazione del trattamento di fine rapporto di insegnanti e personale non docente), per poi proseguire con i pagamenti per i lavoratori della Pubblica amministrazione (che riguardano 5.126 pratiche), per poi proseguire con 534 pratiche di riscatto del Tfs-Tfr e 3.038 riliquidazioni, cioè ricalcoli delle buonuscite. 

Si tratta della possibilità di rendere più veloci i pagamenti dei Tfs ai lavoratori dipendenti pubblici che altrimenti, a differenza dei dipendenti privati, devono aspettare prima di ricevere la propria liquidazione di Tfs.

Tra le altre importanti regole aggiornate per il pagamento del Tfr per dipendenti privati e Tfs per dipendenti pubblici c'è anche la nuova rivalutazione 2023 dei trattamenti, che quest’anno saranno più alti.
 
Per effetto dell’inflazione alle stesse, così come sono aumentati notevolmente i tassi di rivalutazione delle prestazioni assistenziali e pensionistiche, anche il Tfr, che è soggetto a rivalutazione annua, aumenta e la rivalutazione per il 2022 è stata la più alta da tanto proprio per adeguamento all’andamento dell’inflazione.

L’Istat ha, infatti, ufficializzato il valore di riferimento per il calcolo dell'indice da usare per la rivalutazione 2022 del Tfr e che ammonta a 9,97%, sfiorando ben il 10% di rivalutazione e più alta ancora potrebbe essere la rivalutazione nel 2023.