Regole e tasse aggiornate sul comodato d'uso terreni (agricolo, montano, edificabile) nel 2022-2023 riguardano forma di contratto da stipulare, eventuali diritti che si possono esercitare sui terreni e tasse da pagare tra Imu, Tari, Irpef e non solo.
Quali sono le regole e le tasse aggiornate sul comodato d'uso terreni (agricolo, montano, edificabile) nel 2022-2023? Le regole che regolano diritti e tasse sul comodato d'uso terreni (agricolo, montano, edificabile) nel 2022-2023 sono molto chiare e riguardano diritti di chi riceve il terreno in comodato d’uso nonché pagamenti di tasse.
Il comodato d’uso è una tipologia di contratto che permette ad una parte di consegnare all’altra un bene perchè se ne possa servire per un periodo di tempo indeterminato o per un determinato periodo di tempo, con l’obbligo di restituire in tal caso la stessa cosa ricevuta.
Per il contratto di comodato d’uso avente ad oggetto terreni agricoli non è necessaria o obbligatoria la forma scritta e si considera valido per i terreni agricoli anche il contratto di comodato d’uso di fondi rustici stipulato nella forma verbale. Il comodato di un terreno è un accordo usato molto quando si tratta di situazioni temporanee.
Il comodato d’uso è regolato da norme specifiche e riguarda specifiche tipologie di beni, che sono beni immobili, come case, ville, terreni, capannoni, edifici, ecc; e beni mobili, cioè tutti quei beni che possono essere trasportati da un luogo e che se trasportati corrono il rischio di essere persi o rovinati, o distrutti, come gioielli, opere d’arte, automobili, barche, aeromobili, ecc.
Le regole in vigore stabiliscono, innanzitutto, che su un terreno in comodato d’uso, se agricolo o montano, non sussiste il diritto di prelazione. Coltivare, infatti, un fondo a titolo di comodato non da diritto di prelazione o di riscatto, perché, per legge, il comodato non rientra tra i contratti agrari
La prelazione sui terreni agricoli spetta solo al vicino del terreno agricolo che sia coltivatore diretto e all’affittuario coltivatore del terreno oggetto dell'eventuale compravendita, a condizione che sia affittuario dello stesso terreno da almeno due anni.
In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi attuali, il diritto di prelazione sui terreni agricoli spetta a:
Il diritto di prelazione non vale neppure per i terreni agricoli edificabili dati in comodato d’uso.
Passando al capitolo tasse dovute su un terreno in comodato d’uso agricolo, montano o edificabile, partendo dall’Imu, dovuta su tutti gli immobili ad eccezione di prima casa e relative pertinenze, per i terreni agricoli in comodato d’uso per imprenditori agricoli e coltivatori diretti è previsto l'esonero dal pagamento Imu 2022 se i terreni sono usati con finalità agro-silvo-pastorale, silvicoltura, funghicoltura e allevamento di animali.
Per il resto, l'Imu deve essere pagata dal proprietario o da colui che detiene il diritto reale o dal concessionario del terreno se edificabile e il valore dei terreni edificabili viene stabilito da apposite delibere comunali, in base alla zona di ubicazione, la destinazione d’uso consentita, indice di edificabilità e in base al valore di mercato.
C’è poi anche la Tari da considerare: su terreni agricoli, montani o edificabili in comodato d’uso la Tari, imposta sui rifiuti, si paga e considerando che si tratta di un pagamento legato all’effettivo godimento del bene, vale a dire chi riceve il terreno in comodato d’uso, deve essere pagato interamente dal comodatario che usa realmente il terreno.
Su terreni in comodato d’uso, che siano agricoli, montani o edificabili, bisogna considerare anche le altre tasse annuali da pagare che sono Irpef e relative addizionali, che si calcolano sul reddito dominicale, cioè sul reddito derivante dalla proprietà del terreno e che possono essere pertanto molto variabili in base all'estensione dello stesso terreno e che spettano al proprietario del terreno non a chi lo riceve in comodato d’uso.