Secondo quanto previsto dalle norme in vigore, quando si decide di fare lavori nuovi o di manutenzione del bagno di casa sono diversi i bonus di cui si può usufruire, da bonus ristrutturazioni, a bonus mobili, a bonus idrico, a ecobonus, ognuno dei quali si può chiedere per diversi interventi da eseguire nel proprio bagno.
Quali sono regole e permessi necessari per lavori nuovi o manutenzione bagno di casa e bonus disponibili nel 2023? La decisione di fare lavori in bagno, soprattutto di manutenzione e ristrutturazione, dipende in molti casi dalla necessità di sistemare qualcosa che non va, da perdite di soffioni, a sostituzione di sanitari, fino alla totale ristrutturazione di tutto il bagno, magari da rendere più moderno. Vediamo quali sono passaggi e procedure da seguire per fare lavori nuovi o di manutenzione del bagno di casa propria.
Per effettuare lavori nuovi o di manutenzione del proprio bagno bisogna di solito seguire regole specifiche che non sempre, però, prevedono l’obbligo di chiedere permessi per fare gli stessi lavori.
Gli interventi di manutenzione ordinaria al bagno non richiedono, infatti, alcun titolo abilitativo. Non serve fare alcuna comunicazione esterna, depositare documenti al Comune, nè richiedere alcun permesso. Discorso diverso vale, invece, per i lavori di manutenzione straordinaria di un bagno di casa: in questo caso, è sempre necessario depositare la Cila, pratica edilizia al Comune compilata da un tecnico abilitato, come un geometra, un architetto o un ingegnere, con cui il professionista dichiara che i lavori sono stati eseguiti nel pieno rispetto di regolamento edilizio comunale e normative vigenti in materia sismica ed energetica. La Cila deve essere poi accompagnata da planimetrie e prospetti e, dopo essere stata depositata, non deve essere autorizzata.
Quando si decide di fare lavori nuovi o di manutenzione di un bagno, si può usufruire del bonus ristrutturazioni edilizie che prevede una detrazione Irpef del 50% per spese fino ad un massimo 96mila euro.
Possono usufruire del bonus ristrutturazioni per ristrutturare il bagno le seguenti categorie di persone:
I lavori per cui è possibile avere il bonus ristrutturazione per lavori nuovi o di manutenzione del bagno di casa propria sono:
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto anche per lavori di eliminazione delle barriere architettoniche nel proprio bagno e vale anche per:
Collegato al bonus ristrutturazioni c’è ancora il bonus mobili, valido anche per chi decide di ristrutturare un bagno se, chiaramente, per i lavori dello stesso si usufruisca del bonus ristrutturazioni. In particolare, il bonus mobili prevede una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili destinati ad abitazioni oggetto di ristrutturazione per un limite di spesa entro gli 8mila euro.
Anche il bonus idrico, confermato e prorogato fino al 31 dicembre 2023 si può richiedere se si decide di effettuare lavori di ristrutturazione del proprio bagno: ha un valore di mille euro e vale per le spese di sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia. Entrando più nel dettaglio, è possibile richiedere il bonus idrico per le seguenti tipologie di lavori di ristrutturazione del bagno:
Il bonus idrico può essere richiesto dai titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti o dai titolari di diritti personali di godimento su parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari e la richiesta per l’agevolazione può essere presentata effettuando apposita registrazione sulla piattaforma del MITE (Ministero della Transizione Ecologica), www.mite.gov.it/, e seguendo la specifica procedura prevista.
Se si fanno lavori nuovi o di manutenzione del bagno di casa è possibile usufruire anche dell’ecobonus se si eseguono specifici lavori. L’econonus prevede detrazioni differenti in base all'intervento da sostenere, tra cui rientrano lavori di ristrutturazione del bagno come quelli di sostituzione dei vecchi boiler con scaldacqua più efficienti a pompe di calore ma anche l’acquisto e il montaggio di finestre comprensive di infissi e di schermature solari o l’installazione di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili.
Per beneficiare dell'ecobonus al 50%, si devono detrarre le spese sostenute in dichiarazione dei redditi o, in alternativa, si può avere lo sconto in fattura o cessione del credito.