Nuove leggi su agricoltura biologica aggiornate nel 2022 ufficiali in Gazzetta

Dal marchio biologico italiano a misure di tutela e sviluppo della produzione agricola biologica: cosa prevedono nuove leggi sull’agricoltura biologica appena approvate nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Nuove leggi su agricoltura biologica agg

Quali sono le leggi su agricoltura biologica aggiornate nel 2022 ufficiali in Gazzetta?

Le nuove leggi sull’agricoltura biologica aggiornate 2022 e pubblicate in Gazzetta Ufficiale prevedono l’istituzione del marchio biologico per l’agricoltura anche in Italia e misure di tutela, per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico.    
 

Quali sono le leggi su agricoltura biologica aggiornate nel 2022 ufficiali in Gazzetta? Sono in vigore dallo scorso 7 aprile 2022 le nuove leggi sull'agricoltura biologica pubblicate in Gazzetta Ufficiale, ‘Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico’, per il settore della produzione agricola, agroalimentare e dell'acquacoltura con metodo biologico, che istituiscono il marchio biologico, i distretti biologici e il Fondo per lo sviluppo della produzione biologica. Vediamo cosa prevedono.

  • Nuove leggi agricoltura biologica in Gazzetta Ufficiale
  • Compiti Ministro delle politiche agricole alimentari con nuova legge agricoltura biologica


Nuove leggi agricoltura biologica in Gazzetta Ufficiale

Le nuove leggi approvate sull’agricoltura biologica istituiscono, innanzitutto, il marchio biologico per i prodotti dell’agricoltura anche in Italia e attribuiscono al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali il compito di svolgere l'attività di indirizzo e di coordinamento, mentre le Regioni e le province autonome hanno il compito di svolgere attività tecnico-scientifiche e amministrative.

Le nuove leggi sull'agricoltura pubblicate in Gazzetta Ufficiale in particolare:

  • istituiscono il marchio biologico italiano per i prodotti biologici ottenuti da materia prima italiana;
  • istituiscono il Fondo per lo sviluppo della produzione biologica per la realizzazione del marchio;
  • finanziano il piano nazionale delle sementi biologiche e programmi di ricerca e innovazione;
  • disciplinano i distretti biologici, che si distinguono per coltivazione, allevamento, trasformazione e preparazione alimentare di prodotti biologici, anche per l'integrazione con altre attività economiche presenti e per la presenza di aree paesaggisticamente rilevanti.

Dal testo è stata eliminata la tutela dell'agricoltura biodinamica, che inizialmente era stata equiparata a quella biologica e sistemi per favorire l'aggregazione imprenditoriale e l'integrazione tra le diverse fasi della filiera dei prodotti biologici.

Compiti Ministro delle politiche agricole alimentari con nuova legge agricoltura biologica

Stando a quanto previsto dalla nuova legge sull’agricoltura biologica pubblicata in Gazzetta ufficiale spetta al Ministro adottare il Piano nazionale delle sementi biologiche e il Piano d'azione nazionale per la produzione biologica e i prodotti biologici, mentre il Tavolo tecnico per la produzione biologica ha i compiti di esprimere pareri sui provvedimenti in merito alla produzione e proporre attività di promozione, nonchè individuare le strategie per sostenere lo sviluppo del buologico nel settore agricolo.

Il piano definito dal Ministro delle Politiche agricole deve essere adottato, nel dettaglio, per raggiungere i seguenti obiettivi definiti:

  • incentivare il settore biologico con iniziative di informazione ed educazione al consumo, con particolare riferimento alla ristorazione collettiva e controllare l’andamento del settore; 
  • agevolare la conversione al biologico di imprese agricole convenzionali con reddito non superiore a 7mila euro;
  • sostenere la costituzione di forme associative e contrattuali per rafforzare la filiera delle piccole aziende agricole biologiche; 
  • sostenere l'insediamento di nuove aziende biologiche nelle aree rurali montane;
  • valorizzare le produzioni biologiche italiane;
  • migliorare il sistema di controllo e di certificazione; 
  • incentivare le istituzioni e gli enti pubblici all’uso del biologico nella gestione del verde e la ricerca; 
  • promuovere la sostenibilità ambientale con interventi che favoriscano il mantenimento della fertilità naturale dei suoli e l'uso di metodi di conservazione, confezionamento e distribuzione rispettosi dell'ambiente.