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Lettera di diffida spedita da avvocato, quanto costa? Prezzi e tariffe medi nel 2025

Quali sono i costi medi 2025 per l’invio di una lettera di diffida da parte di un avvocato: cosa sapere ed elementi che incidono sul costo

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Lettera di diffida spedita da avvocato,

Inviare una lettera di diffida tramite un avvocato è un passaggio rilevante per regolare controversie in modo stragiudiziale e prevenire l’apertura di lunghi procedimenti legali. Tale atto formale viene frequentemente utilizzato per sollecitare l’adempimento di un obbligo contrattuale, il pagamento di un debito, la cessazione di condotte dannose o la tutela di diritti lesi. Nel 2025, le modalità di redazione, invio e i costi associati a questa prestazione professionale seguono precise regole normative e deontologiche che influiscono sia sugli esiti che sulle tariffe medie applicate dagli avvocati.

Cos’è una lettera di diffida e quali sono i suoi effetti

La lettera di diffida costituisce uno strumento di tutela giuridica di natura stragiudiziale, ossia utilizzato al di fuori di un procedimento in tribunale, con cui si intima formalmente a un soggetto di adempiere a uno specifico obbligo oppure di modificare un comportamento lesivo.
Si tratta di un atto redatto solitamente su carta intestata di uno studio legale o da un consulente, che serve da “ultimo avviso” prima di avviare azioni giudiziarie più incisive, tra cui, ad esempio, la richiesta di un decreto ingiuntivo o l’instaurazione di una causa civile.

  • La diffida può essere inviata tramite raccomandata A/R, posta elettronica certificata (PEC) o, meno frequentemente, via fax.
  • Il ricevimento della diffida rappresenta una prova documentale in giudizio, attestando il tentativo di risoluzione extragiudiziale.
  • È normalmente previsto un termine di almeno 15 giorni per adempiere a quanto richiesto, secondo l’art. 1454 del Codice Civile. Termine che può essere ridotto, in casi specifici, sulla base della prassi o di accordi fra le parti.

La funzione principale della lettera di diffida è dissuasiva: sollecita il destinatario all’adempimento, avvertendo delle conseguenze in caso di ulteriore inadempienza. Nel contempo, permette al mittente di maturare una posizione giuridica più solida in vista di eventuali procedimenti futuri.

Chi può redigere e inviare una lettera di diffida

Non è obbligatorio che la lettera sia redatta da un avvocato: può essere sottoscritta direttamente dall’interessato, da un consulente, da un commercialista o da un’associazione di categoria.
Tuttavia, coinvolgere un avvocato apporta specifici vantaggi:

  • La lettera su carta intestata di uno studio legale assume un maggiore peso deterrente e comunica alla controparte la serietà della richiesta.
  • Un avvocato qualificato conosce la giusta struttura legale, i riferimenti normativi e le formule necessarie per evitare vizi di forma che potrebbero rendere la diffida inefficace.
  • Il legale può consigliare la migliore strategia sulla base della casistica specifica, facilitando l’avvio di negoziazioni e tutelando il cliente sotto il profilo sostanziale e formale.

Occorre sottolineare che la redazione della diffida da parte del professionista costituisce una prestazione professionale soggetta a compenso e non rientra nelle attività coperte dal patrocinio a spese dello Stato, che è riservato alle cause giudiziarie.
Esistono invece coperture assicurative di tutela legale che, in alcuni casi, includono anche le spese per lettere stragiudiziali.

Quando serve inviare una lettera di diffida tramite avvocato

La lettera di diffida a opera di un professionista legale si rivela particolarmente indicata nelle seguenti situazioni:

  • Recupero crediti: sollecito formale al pagamento di somme dovute.
  • Inadempienza contrattuale: richiesta di adempiere a obblighi previsti da un accordo sottoscritto.
  • Molestie, diffamazione e violazioni di diritti: in ambito sia tra privati che in materia condominiale.
  • Interruzione della prescrizione: formalizzazione per questioni civili e commerciali.
  • Richiesta di risarcimento danni.

Inoltre, la diffusione delle tecnologie digitali ha ampliato l’utilizzo della diffida anche in ambiti come la tutela della reputazione online e l’intervento in caso di molestie attraverso i social network.

Quanto costa una lettera di diffida da avvocato nel 2025, panoramica sui prezzi medi

I prezzi 2025 delle lettere di diffida inviate da un avvocato risultano variabili e dipendono da diversi fattori:

  • Valore della controversia: l’importo oggetto della vertenza è determinante; più alta è la posta in gioco, maggiore sarà il compenso richiesto.
  • Complessità della questione: situazioni articolate, che richiedono un’attività istruttoria o analisi documentali aggiuntive, comportano solitamente un maggiore impegno professionale.
  • Città e notorietà dello studio legale: nelle grandi città come Roma o Milano, i compensi possono superare la media nazionale; studi con maggiore esperienza possono applicare tariffe superiori rispetto a professionisti meno noti.

Sulla base delle tabelle ministeriali e delle offerte di mercato più diffuse, i costi medi per una diffida stragiudiziale nel 2025 sono i seguenti:

Valore della controversia Tariffa media 2025
Fino a 5.000 € da 70 € a 120 €
Da 5.001 € a 25.000 € da 100 € a 185 €
Da 25.001 € a 100.000 € da 110 € a 380 €
Oltre 100.001 € da 170 € a 482 €

Per casi di ordinaria amministrazione, ad esempio, per una richiesta di pagamento o per la contestazione di una specifica inadempienza, la forchetta di prezzo più frequente si colloca fra 150 e 250 euro. Nelle metropoli, il minimo richiesto può essere superiore.

  • Le tariffe possono includere anche attività accessorie come l’analisi preventiva della documentazione e il primo confronto con il cliente.
  • Eventuali ulteriori solleciti, la stesura di lettere di risposta o l’apertura di una vera e propria trattativa rappresentano servizi aggiuntivi non inclusi nella tariffa base.

Resta buona prassi richiedere sempre un preventivo scritto e trasparente al proprio avvocato, così da evitare possibili fraintendimenti su costi e modalità di pagamento.

Conseguenze della lettera di diffida per il destinatario

Ricevere una lettera di diffida può comportare una serie di effetti:

  • Obbligo di valutare la richiesta: il destinatario deve considerare opportunamente il contenuto e decidere se adempiere, contestare o ignorare.
  • Possibilità di risolvere la controversia in via stragiudiziale, risparmiando i costi e i tempi di una causa.
  • Esposizione a ulteriori azioni legali o richieste risarcitorie in caso di mancata risposta o adempimento.
  • Nel campo civile, la diffida può comportare la risoluzione automatica del contratto decorso il termine fissato, come previsto dall’art. 1454 del Codice Civile.
  • Accumulo di prove a favore dell’autore della diffida, utili per successivi giudizi.

È sempre consigliato, in presenza di una diffida ricevuta, valutare attentamente la situazione consultando un avvocato di fiducia, al fine di rispondere adeguatamente e, ove possibile, aprire una trattativa o sollevare contestazioni documentate.

FAQ – Domande frequenti sulle lettere di diffida da avvocato

  • Chi paga la lettera di diffida? La prestazione è a carico della parte che richiede l’invio della diffida. Non è coperta dal gratuito patrocinio o dalla giustizia gratuita.
  • Quanto tempo ha il destinatario per rispondere? Normalmente vengono concessi almeno 15 giorni, salvo diversi accordi o determinazioni specifiche del caso concreto.
  • È obbligatorio rispondere a una diffida? Non è un obbligo giuridico, ma è spesso opportuno, almeno per contestare formalmente il contenuto e rafforzare la propria posizione in caso di controversia futura.
  • La diffida è sempre vincolante? Ha forza di atto formale e può produrre effetti giuridici rilevanti, in particolare in relazione alla risoluzione di rapporti contrattuali.

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