L'assegno unico figli 2024 viene erogato per sei mesi ovvero dal primo luglio al 31 dicembre 2024. Destinatari sono le famiglie con figli minori che non beneficiano degli assegni per il nucleo familiare. La novità è che per il 2024 possono beneficiare dell'assegno unico per i figli anche lavoratori autonomi, liberi professionisti, titolari di Partita Iva, disoccupati.
Come funziona l'assegno unico per i figli per i liberi professioniti? L’assegno unico è una misura di sostegno economico per le coppie che hanno figli a carico e viene riconosciuto per ogni figlio fino al compimento dei 21 anni, mentre non è previsto alcun limite di età per i figli disabili.
A differenze delle detrazioni per figli a carico che venivano riconosciute in busta paga solo ai dipendenti privati, l'assegno unico per i figli viene riconosciuto a tutti coloro che hanno figli minori, compresi i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e tutti i titolari di Partita Iva.
L’importo della misura cambia per i liberi professionisti in base a diversi elementi che sono:
In particolare, l'importo più alto dell’assegno unico è di 199,4 euro (per ogni figlio) se si rientra nella fascia Isee più bassa, compresa tra 0 e 17.090 euro, e arriva al minimo di 57 euro (nel 2024) per chi ha un Isee superiore ai 45.575 euro.
L’importo, come da tabelle Inps riportato, è, infatti, decrescente all’aumentare del valore Isee del nucleo familiare, fino alla cifra base riconosciuta a chi ha un Isee molto alto.
Nel caso di separazione o divorzio, l'assegno unico viene erogato a favore del genitore affidatario.
Se l'affido è congiunto la cifra viene suddivisa al 50% tra i due genitori.
La domanda per avere l'assegno unico figli 2024 deve essere presentata da uno dei due genitori che esercitano la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio nel caso di separazione, e direttamente online sul sito dell'Inps.
In alternativa, la richiesta può essere presentata tramite Caf o Patronati, o contattando il numero verde dell'Istituto di Previdenza.
Al momento della presentazione della domanda, e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve godere della cittadinanza italiana o avere un regolare permesso di soggiorno.