Libero mercato energetico per le PMI 2022, dal 1 Luglio scatta il servizio di tutele graduali ufficialmente

Passano al mercato libero tutte le piccole imprese ovvero quelle con numero di dipendenti tra 10 e 50 o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro.

Autore: Chiara Compagnucci
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Libero mercato energetico per le PMI 202

Il momento chiave è arrivato perché dal primo luglio scatta in via ufficiale il servizio a tutele graduali. Sono coinvolte circa 200.000 imprese ovvero quelle che per prime sono chiamate a passare al libero mercato dell'energia e che lasciano la maggior tutela. Approfondiamo la questione:

  • Al via il servizio a tutele graduale per le pmi
  • Dal mercato tutelato al mercato libero energetico

Al via il servizio a tutele graduale per le pmi

Dal punto di vista pratico, dal primo luglio è prevista l'assegnazione a regime delle sottoscrizioni di fornitura di energia. Un ruolo chiave sarà ricoperto dagli esercenti che sono stati selezionati attraverso le aste. I risultati sono noti da tempo e pubblicati dall'acquirente unico.

Le condizioni relative alla spesa per l'energia sono basate sui valori del Pun - Prezzo unico nazionale ovvero il prezzo di riferimento dell'energia elettrica in Italia acquistata alla borsa elettrica - come nell'assegnazione provvisoria.

A ogni modo sono 9 le aree territoriali in cui gli esercenti sono stati selezionati attraverso specifiche procedure concorsuali che saranno rinnovate ogni 3 anni.

Durante il periodo del servizio a tutele graduale, le pmi continuano a essere servite dallo stesso fornitore ma a differenti condizioni contrattuali e di prezzo. Le prime sono quelle regolate dell'offerta placet ovvero a prezzo libero ma a condizioni ma a condizioni equiparate di tutela, i secondi sono più aderenti alla volatilità dei mercati all'ingrosso.

Piccole e medie imprese e microimprese che al primo luglio non hanno scelto un fornitore nel mercato libero si vedranno assegnate un fornitore selezionato attraverso aste territoriali in base alla propria zona. Le condizioni contrattuali sono quelle dell'offerta placet ma sul prezzo incidono anche altre componenti legate alle aste.

Il prezzo si compone della spesa per la materia energia ovvero i costi di approvvigionamento, a cui aggiungere i livelli base dei costi di commercializzazione e sbilanciamento e il prezzo unico nazionale determinato sulla base dei prezzi di aggiudicazione delle aste che comprende la spesa per il trasporto e la gestione del contatore e la spesa per oneri di sistema.

Dal mercato tutelato al mercato libero energetico

Passano al mercato libero tutte le piccole imprese ovvero quelle con numero di dipendenti tra 10 e 50 o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro, che siano titolari di punti di prelievo in bassa tensione. Oltre a loro anche le microimprese, quelle con meno di 10 dipendenti e fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, che sono titolari di almeno un punto di prelievo con potenza contrattualmente impegnata superiore a 15 kW.

A completamento del quadro ricordiamo che per i consumatori domestici e le restanti microimprese la scadenza è fissata al 2022. Le piccole imprese e le microimprese obbligate che non hanno ancora scelto una fornitura nel mercato libero entrano automaticamente nel servizio a tutele graduali. Qualunque sia la situazione, la normativa in vigore prevede la continuità della fornitura di energia.

Il nuovo mercato dell'energia si presenta dunque libero per le pmi, che possono scegliere il fornitore più adatto alle proprie esigenze di consumo. Per il fornitore sussistono vincoli nella determinazione del prezzo dell'energia elettrica che deve essere conforme alle regole dell'Autorità.

Fra le voci che compongono il prezzo finale rientrano quelli di generazione, costituiti dalla componente a copertura dei costi fissi, dalla componente a copertura dei costi variabili, dai costi di dispacciamento, dai costi di trasporto, dagli oneri generali di sistema e oneri sostenuti nell'interesse generale, costituiti dalle componenti A e UC.

Sono quelle relative a oneri nucleari, copertura degli incentivi per fonti rinnovabili, copertura dei contributi sostitutivi di regimi tariffari speciali, copertura di oneri per ricerca e sviluppo, copertura degli stranded costs ovvero i costi derivanti dagli impegni contrattuali e dalle decisioni di investimento assunte dalle imprese, componente a carico dei clienti vincolati elettriche, imposte.

Passano al mercato libero tutte le piccole imprese ovvero quelle con numero di dipendenti tra 10 e 50 o fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di euro.