Stando a quanto previsto dal contratto colf 2023, i tempi di preavviso di licenziamento di una colf variano in base all’anzianità di servizio maturata presso il datore di lavoro e se il datore di lavoro non rispetta i termini di preavviso di licenziamento appena riportati è tenuto a corrispondere alla colf la dovuta indennità sostitutiva. L’unico caso in cui è permesso non rispettare i tempi di preavviso è quello in cui si verifica un licenziamento per giusta causa.
Il contratto di lavoro per colf 2023 può risolversi per diverse motivazioni, per esempio per dimissioni, o morte del datore di lavoro, per scadenza del termine, o anche per licenziamento o risoluzione consensuale dello stesso rapporto di lavoro. Il datore di lavoro può licenziare la colf senza necessità di giusta causa o giustificato motivo, ma ciò non significa che non si debba dare un preavviso di licenziamento alla colf. Vediamo allora quali sono le regole per il licenziamento previste dal contratto colf 2023.
Stando a quanto previsto dal contratto colf 2023, i tempi di preavviso di licenziamento di una colf variano in base all’anzianità di servizio maturata presso il datore di lavoro rispettando tali regole:
Se il datore di lavoro non rispetta i termini di preavviso di licenziamento per una colf appena riportati è tenuto a corrispondere alla colf la dovuta indennità sostitutiva.
L’unico caso in cui è permesso non rispettare i tempi di preavviso è quello in cui si verifica un licenziamento per giusta causa, cioè per un motivo talmente grave, per esempio la colf viene sorpresa a rubare, che non permette la prosecuzione del rapporto di lavoro neanche temporaneamente.
La comunicazione del licenziamento da datore di lavoro a colf deve avvenire tramite invio di raccomanda, che può essere consegnata anche a mano.
Una volta comunicato alla colf il preavviso per il licenziamento, il datore di lavoro, per legge, è tenuto a comunicare la cessazione del rapporto di lavoro all’Inps compilando il modello COLD-VAR e inviandolo entro 5 giorni dal termine del rapporto di lavoro all’Istituto di Previdenza tramite i relativi servi online.
L’Inps, poi, a sua volta tramette la documentazione ai servizi competenti che sono:
Conclusa la procedura di licenziamento e cessazione definitiva del rapporto di lavoro, il datore di lavoro deve corrispondere alla colf i seguenti trattamenti:
Precisiamo che la colf ha sempre diritto a ricevere la liquidazione al termine del rapporto di lavoro, anche nei casi di lavoro precario, saltuario e di poche ore a settimana, e nel caso di risoluzione del rapporto di lavoro durante il periodo di prova, se tale periodo è superiore ai 15 giorni.
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