I Ccnl, contratti collettivi nazionali di lavoro, sono documenti ufficiali, risultato di contrattazione delle parti, tra associazioni dei lavoratori, di imprenditori e associazioni sindacali, che riportano una parte normativa e una parte obbligatoria, di regole da seguire, a cui i lavoratori devono sempre fare riferimento per la disciplina dei loro rapporti di lavoro.
I contratti nazionali sono i documenti ufficiali che contengono tutti i dati e i dettagli che regolano il rapporto tra dipendente e datore di lavoro in ogni settore lavorativo, messi a punto dalle associazioni dei settori e sindacali rappresentative e fondamentali nei casi di insorgere di eventuali controversie. Vediamo di seguito quali sono tutti i Ccnl esistenti e riconosciuti nel 2022.
Da Livelli di inquadramento professionale e relative retribuzioni a ferie e permessi, passaggi di livello, scatti di anzianità, tredicesima e quattordicesima, eventuali indennità, premi, orario di lavoro, ordinario e straordinario, riposi, festività, organizzazione del lavoro su turni, trasferte, lavoro di notte: sono questi i principali elementi riportati nei diversi Ccnl, contratti collettivi nazionali di lavoro, documenti ufficiali con cui le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e le associazioni dei datori di lavoro e i sindacati definiscono norme e regole per disciplinare il rapporto di lavoro.
Generalmente i Ccnl sono composti da due parti:
Precisiamo che il contratto nazionale di lavoro non è unico per tutti i settori ma ogni settore, come quello del commercio, della scuola, della sanità, del settore trasporti, metalmeccanici, ecc, ne ha uno diverso e i lavoratori devono fare riferimento solo ed esclusivamente al Ccnl di assunzione.
Lunga la lista aggiornata di tutti i contratti nazionali esistenti e riconosciuti nel 2022 e che comprende:
I Ccnl hanno generalmente una scadenza: stando a quanto previsto dalle norme in vigore, di solito un contratto nazionale di lavoro ha una durata di di 4 anni per la parte normativa e 2 anni per quella retributiva. Ciò significa che i Ccnl possono essere modificati una volta redatti e devono essere rinnovati alla scadenza prevista.
Il rinnovo ogni due anni per la parte retribuiva dei diversi ccnl deve sempre tenere conto dell’inflazione programmata per evitare la perdita del potere d’acquisto del salario dei lavoratori.
Scuole, Sanità, Trasporti, Telecomunicazioni, Giornalisti e molti altri: quali sono gli attuali contratti nazionali di lavoro in vigore?