Malattia contratto moda (CCNL) 2022 come funziona. Diritti e doveri del lavoratore

Comunicazione tempestiva dell’assenza, diritto a conservazione del posto di lavoro e retribuzione: come funziona e regole per malattia nel Ccnl moda

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Malattia contratto moda (CCNL) 2022 come

Quanto dura il diritto alla conservazione del posto di lavoro nel contratto moda in caso di malattia?

Stando a quanto stabilito dal Ccnl moda 2022, il lavoratore assunto che si assenta per malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo di 13 mesi. Nel caso di superamento di tale limite, il datore di lavoro o l’azienda può decidere di risolvere il rapporto di lavoro.
 

Come funziona la malattia nel contratto moda 2022? Il contratto moda 2022 regola e disciplina i rapporti di lavoro di imprese e lavoratori del settore dell’abbigliamento e della moda e vale per aziende di confezione in serie di abiti, giacche, pantaloni, soprabiti e cappotti per uomo, ragazzi e bambini, tailleurs e mantelli per signora, ragazze e bambine, ma anche di divise militari e civili, di abiti per religiosi, di abiti in pelle e vestaglie, pigiami, biancheria per donna, ragazze, bambine e neonati, e di cravatte, sciarpe e foulards. Vediamo di seguito quali sono diritti e doveri dei lavoratori assunti con contratto moda 2022.

  • Quali sono doveri lavoratore in malattia con contratto moda 2022
  • Malattia contratto moda 2022 diritto alla conservazione del posto di lavoro
  • Malattia contratto moda 2022 retribuzione prevista  


Quali sono doveri lavoratore in malattia con contratto moda 2022

Il lavoratore assunto con contratto moda 2022, sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, al verificarsi di un evento di malattia ha il dovere di avvisare tempestivamente il datore di lavoro della sua assenza per permettere una ottimale dell’organizzazione a lavoro per compensare e sostituire il lavoratore malato.

Una volta effettuata tempestiva comunicazione a datore di lavoro o azienda dell’assenza a lavoro, il lavoratore ha l’obbligo di recarsi dal proprio medico curante per il rilascio del certificato medico da inviare in via telematica all’Inps e al datore di lavoro, con relativo numero di protocollo che deve essere comunicato al datore di lavoro, prognosi e data di rientro a lavoro.

Altro obbligo spettante al dipendente con contratto moda che si assenta dal lavoro per malattia è quello di rendersi reperibile per tutta la durata della malattia presso l’indirizzo fornito nelle fasce di reperibilità per permettere eventuali visite mediche fiscali da parte dell’Inps o del datore di lavoro.

Le fasce di reperibilità sono dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19 del pomeriggio, orari che valgono tutti i giorni compresi i domenicali o festivi.

Malattia contratto moda 2022 diritto alla conservazione del posto di lavoro

Stando a quanto stabilito dal Ccnl moda 2022, il lavoratore assunto che si assenta per malattia ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo di 13 mesi. Nel caso di superamento di tale limite, il datore di lavoro o l’azienda può decidere di risolvere il rapporto di lavoro, avendo comunque e sempre cura di corrispondere al lavoratore il Tfr, trattamento di fine rapporto, spettante e l’indennità sostitutiva del preavviso. 

Il lavoratore ammalato non può essere considerato in ferie, nè in preavviso di licenziamento, nè in congedo matrimoniale durante i previsti periodi di conservazione del posto. 

Malattia contratto moda 2022 retribuzione prevista  

Anche se assente per malattia, il dipendente con contratto moda 2022 percepisce la retribuzione mensile. In particolare, secondo quanto stabilito da Ccnl, in caso di malattia il lavoratore con contratto moda ha diritto a percepire la retribuzione a partire dal primo giorno di assenza e fino a guarigione clinica e con integrazione Inps fino a raggiungere il 100% della retribuzione netta. 

In caso di malattia che prevede il ricovero ospedaliero, il lavoratore deve presentare o il certificato di ricovero rilasciato dall’amministrazione ospedaliera o l’attestato del medico che ne ha ordinato il ricovero, rendendo nota successivamente la data di dimissione. 

Il calcolo finale dell’integrazione avviene in base ai certificati definitivi rilasciati dall’Istituto assicuratore. A richiesta del lavoratore, l’azienda anticipa alle normali scadenze dei periodi di paga le indennità a carico dell’Inps purchè non assoggettate a contributi assicurativi e previdenziali e che venga assicurato entro 90 giorni dalla chiusura della malattia il rimborso delle stesse da parte dell’Istituto.