Malattia professionale: definizione e risarcimento Inail

La malattia professionale è diversa da un infortunio sul lavoro. Anche in questo caso esiste la possibilità per chi è costretto a misurarsi con una malattia professionale di avvalersi di risarcimenti

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
Malattia professionale: definizione e ri

Cos'è una malattia professionale?

Alcuni la chiamano tecnopatia, ma la malattia professionale è una patologia che il lavoratore contrae in occasione dello svolgimento dell'attività lavorativa a causa delle presenza di fattori presenti nell'ambiente nel quale presta servizio.

Non bisogna confondere la malattia professionale con il concetto del semplice infortunio sul lavoro. Cosa che spesso accade anche se, in realtà sono due aspetti totalmente distinti e separati. L'infortunio sul lavoro si verifica in modo tendenzialmente immediato. La malattia professionale, al contrario, necessita di un lasso di tempo più ampio per mostrare i propri effetti dovuti all’esposizione per un lungo periodo di tempo ad un fattore di rischio.

Definizione malattia professionale

La definizione della malattia professionale potrebbe essere più o meno questa: si tratta di una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo del lavoratore mostrando gli effetti non immediatamente, ma nel corso del tempo. Una causa diluita nel tempo quindi. Questo non è sufficiente, però, visto che la causa deve essere anche diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente. Nel Testo Unico, infatti, si legge di malattie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose. Anche il concorso di cause extraprofessionali è ammesso, a patto che non interrompano il nesso causale.

Un’altra differenza con gli infortuni sul lavoro è proprio quella che per le malattie professionali non è sufficiente constatare che la patologia nasca sul luogo di lavoro. Non è sufficiente in poche parole un rapporto anche mediato o indiretto con il rischio lavorativo. Per dimostrare di essere in presenza di una malattia professionale deve esistere un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia. Il rischio può essere provocato dalla lavorazione che l’assicurato svolge, oppure dall’ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge.

Malattia professionale risarcimento Inail

Ed eccoci a un aspetto molto importante degli aspetti che riguardano la malattia professionale. E cioè conoscere la possibilità e l’eventuale entità di un risarcimento dell’Inail. L’ente indennizza i danni provocati dalle malattie professionali prevedendo prestazioni di carattere economico, sanitario e riabilitativo. La malattia professionale è riconosciuta se rientra in specifiche Tabelle di riferimento che elencano le malattie professionali alle quali l’Inail concede la tutela assicurativa e l'indennità al lavoratore. Le tabelle riportano, oltre alla malattia e alla lavorazione, anche il periodo massimo nel quale si potrà essere indennizzati a partire dalla cessazione dal lavoro. Attualmente rientrano in queste tabelle ottantacinque malattie per l’industria e ventiquattro per l’agricoltura.

Con norme speciali sono assicurate la silicosi, la asbestosi e le malattie da raggi X del personale sanitario. Le malattie professionali non tabellate sono quelle non elencate nelle tabelle delle quali il lavoratore dimostri l’origine professionale. Le denunce delle malattie “non tabellate” sono andate man mano aumentando e rappresentano oramai la maggioranza, mentre vi è una diminuzione delle malattie tabellate. Le malattie che riguardano i muscoli e lo scheletro, da sovraccarico biomeccanico sono considerate oggi malattie “non tabellate”, pertanto l’Inail ha, di fatto, facilitato lonere della prova per le malattie Non tabellate, ovvero, la dimostrazione che la malattia sviluppata nel tempo dal lavoratore abbia avuto origine dall’attività lavorativa.