Maternità anticipata per gravidanza a rischio: cos'è?

Insieme alla maternità obbligatoria, è prevista anche la maternità anticipata nei casi di gravidanza a rischio: quando si può richiedere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Maternità anticipata per gravidanza a ri

Cos’è la maternità anticipata per gravidanza a rischio?

La maternità anticipata per gravidanza a rischio è una prestazione assistenziale che può essere richiesta all’Inps nei casi di maternità in cui sussistano problemi che possono sfociare in un esito negativo della gravidanza stessa, previa certificazione medica.

Se la maternità ‘tradizionale’ indica il periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alla donna lavoratrice durante il periodo di gravidanza e puerperio, durante i quali la lavoratrice percepisce un’indennità economica al posto della solita retribuzione e il cui valore cambia in base a tipo di lavoro, se si tratti di lavoratrice dipendente o privata o autonoma, la maternità anticipata per gravidanza a rischio è un’anticipazione del congedo obbligatorio di maternità riconosciuta dalla legge, disposta dal Servizio ispezione della Direzione provinciale del lavoro (DPL) competente e valida per tutte le lavoratrici dipendenti, incluse le lavoratrici agricole e domestiche, che nei primi 7 mesi della gravidanza abbiano problemi di salute.

Maternità anticipata per gravidanza a rischio: chi può richiederla e importi

La maternità anticipata può essere richiesta in caso di sussistenza delle seguenti condizioni:

  1. per ragioni di salute e deve essere accertata da un ginecologo;
  2. nel caso di un ambiente di lavoro insalubre che possa mettere a rischio la salute della donna e/o del nascituro, come nel caso in cui si lavori a contatto con sostanze chimiche;
  3. nel caso di mansioni che richiedano sollevamento pesi o notevoli sforzi fisici e non sia possibile spostare la donna ad altre mansioni.

I lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati dall'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026, riportato nel Testo Unico sulla maternità (D.lgs. 151/2001). Possono richiedere la maternità anticipata:

  1. le lavoratrici dipendenti;
  2. coloro che sono in disoccupazione;
  3. le libere professioniste che versano i contributi alla Gestione Separata dell'Inps.

La maternità anticipata delle lavoratrici dipendenti viene pagata con un assegno di maternità all'80% dall'Inps, anticipata però dal datore di lavoro, e, se previsto dal contratto collettivo di riferimento, il datore di lavoro può integrare arrivando anche al 100% della retribuzione. Nel caso di libere professioniste iscritte alla Gestione separata dell’Inps, invece, la maternità viene pagata direttamente dall’Ente previdenziale.  

Maternità anticipata per gravidanza a rischio: a chi presentare domanda

Se la gravidanza a rischio è accertata dal ginecologo, per fare richiesta di maternità anticipata è necessario innanzitutto rivolgersi alla Asl territorialmente competente presentando tutti i documenti utili per l'esame della domanda e che prevedono:

  1. documento di identità;
  2. certificato di gravidanza;
  3. documentazione medica rilasciata dal ginecologo che attesta la gravidanza a rischio.

Una volta presentati i dovuti documenti, la Asl li conserverà rilasciando fotocopia della domanda di maternità anticipata da portare al datore di lavoro. Se la maternità anticipata viene richiesta a causa dall'ambiente lavorativo o dal tipo di mansioni svolte, la domanda deve essere presentata anche dal datore di lavoro alla Direzione Territoriale del Lavoro competente.