La messa a disposizione (MAD) è una procedura informale attraverso cui aspiranti docenti e personale ATA comunicano la propria disponibilità alle scuole italiane per incarichi di supplenza. Negli ultimi anni il ricorso a questo strumento è cresciuto considerevolmente, sia come risposta alla carenza di personale scolastico, sia per offrire nuove opportunità di inserimento a chi non risulta incluso nelle principali graduatorie di istituto o provinciali. In questo contesto, la MAD assume un ruolo chiave nell’ampliamento delle possibilità di diventare insegnante o ATA scolastico e di accesso al settore scolastico pubblico,
La messa a disposizione consiste in una candidatura spontanea, non vincolata a graduatorie, con cui ci si propone per incarichi di supplenza nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Tale strumento è riconosciuto dalla normativa attuale e viene utilizzato dai Dirigenti Scolastici soprattutto in caso di esaurimento delle graduatorie ordinarie (GPS e GAE). Esistono diverse tipologie di MAD:
La possibilità di presentare la domanda è aperta a tutti i profili compatibili con gli incarichi previsti, purché si sia in possesso almeno del diploma di scuola superiore. Nel caso di incarichi su sostegno, il Ministero dell’Istruzione ha specificato che la candidatura può essere presentata in una sola provincia.
Nel 2025, l’utilizzo della MAD viene progressivamente affiancato dal sistema dell’“interpello”, una procedura introdotta per incrementare la trasparenza e garantire una più efficiente copertura dei posti vacanti. L’interpello prevede la pubblicazione di avvisi di ricerca da parte delle scuole, cui gli interessati possono rispondere. Tuttavia, la MAD rimane uno strumento pratico soprattutto per incarichi brevi e saltuari o in caso di urgenza. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito specifica che l’invio della MAD continua a essere consentito — anche tramite piattaforme dedicate come messa-a-disposizione.it — ma per i posti di sostegno la candidatura va limitata a una sola provincia e i docenti già inseriti in GPS devono prestare particolare attenzione alle condizioni di accesso.
La gestione digitale delle domande, l’utilizzo della PEC, il rispetto dei nuovi requisiti di accesso informatici (es. alfabetizzazione digitale per ATA) e l’aggiornamento annuale delle disponibilità restano elementi centrali per una corretta presentazione.
La MAD può essere inoltrata da chiunque possieda i titoli richiesti per la posizione per cui ci si candida:
La presenza di ulteriori titoli, quali certificazioni informatiche (obbligatorie per il personale ATA dal 1° maggio 2024 salvo proroghe) e certificazioni linguistiche, è valorizzata nella valutazione delle domande e può incrementare il punteggio in eventuali graduatorie interne. Si segnala che la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale è requisito imprescindibile per l’accesso a numerosi profili ATA
Per una corretta presentazione della domanda di messa a disposizione è necessario:
Modalità di invio:
Si sconsiglia vivamente l’invio tramite posta elettronica ordinaria, in quanto molte scuole filtrano automaticamente tali comunicazioni. Alcuni istituti prevedono form dedicati per la ricezione delle MAD sul proprio sito web: è consigliato verificare preventivamente le modalità accettate dalla scuola destinataria.
Per il personale ATA (amministrativi, tecnici, ausiliari), il nuovo CCNL e il sistema di classificazione in vigore dal 1° maggio 2024 prevede:
Dal 2025 la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale diventa titolo di accesso obbligatorio per molte figure ATA, ad eccezione dei Collaboratori scolastici. I dettagli e le deroghe aggiornate sono pubblicati nelle circolari del Ministero e nei bandi provinciali.
L’invio della MAD permette di entrare in una graduatoria interna delle scuole che la ricevono. I sostegni ricevuti tramite MAD incrementano:
Tuttavia, è bene precisare che la MAD non garantisce un’assunzione e rappresenta un’opzione residuale dopo l’esaurimento delle graduatorie di istituto e provinciali.
Alle supplenze annuali (fino al termine delle attività didattiche o dell’anno scolastico) si accede prioritariamente tramite GPS o GAE, mentre la MAD è impiegata soprattutto per supplenze brevi o per coprire urgente fabbisogno di personale.
Dal 2024-2025, la procedura di interpello nazionale si afferma come nuovo strumento per la ricerca urgente di supplenti, soprattutto in classi di concorso carenti (es. sostegno o discipline STEM). I Dirigenti Scolastici pubblicano avvisi pubblici cui possono rispondere candidati in possesso dei requisiti: