Avere debiti non conviene mai, ma volendo dare una risposta alla domanda con chi conviene fare debiti, se con Stato o con una banca e finanziaria, la risposta è decisamente con lo Stato. Quando non si pagano multe, sanzioni, contributi previdenziali, imposta Tari sui rifiuti o Imu sul possesso di immobili, o altre imposte fiscali allo Stato, la convenienza sta nel fatto che lo Stato ‘offre’ tempo ai morosi per regolarizzare le proprie posizioni e saldare i propri pagamenti, prima di procedere con qualsiasi genere di provvedimento, invia cartelle esattoriali e, a fasi alterne, ci sono possibilità di saldo e stralcio delle cartelle così come di condoni totali di mancati pagamento entro determinati importi.
Conviene fare debiti (e non pagare subito) lo Stato o una banca e finanziaria? Avere debiti non è mai una cosa consigliata né certamente positiva ma si rischia a volte, soprattutto in periodi di crisi economica come quello che stiamo attraversando ormai da un po', di ritrovarsi a dover scegliere se pagare la rata di un prestito, una multa, debiti con il Fisco o affrontare le spese quotidiane.
I debiti che si possono accumulare si possono contrarre con diversi soggetti che possono essere Fisco/Stato., o banche, o società finanziarie. Vediamo quali sono pro e contro di non pagare subito e contrarre debiti con Stato, banche o finanziarie.
Assodato il fatto che avere debiti non conviene mai, volendo dare una risposta alla domanda con chi conviene fare debiti, se con Stato o con una banca e finanziaria, la risposta è decisamente con lo Stato.
Quando non si pagano multe, sanzioni, contributi previdenziali, imposta Tari sui rifiuti o Imu sul possesso di immobili, o altre imposte fiscali allo Stato, la convenienza sta nel fatto che lo Stato ‘offre’ tempo ai morosi per regolarizzare le proprie posizioni e saldare i propri pagamenti, prima di procedere con qualsiasi genere di provvedimento, invia cartelle esattoriali e, a fasi alterne, ci sono possibilità di saldo e stralcio delle cartelle così come di condoni totali di mancati pagamento entro determinati importi.
Tutto questo tempo e possibilità di cancellare i debiti non sono offerte da banche e finanziarie che, al contrario, pretendono subito il pagamento dei debiti e, dopo diversi e continui solleciti, se il debitore continua a non pagare procedono con decreti ingiuntivi per pignoramenti o sfratti, soluzioni estreme a cui lo Stato difficilmente arriva e quando ci arriva lo fa dopo anni e anni di ‘grossi’ mancati pagamenti.
Banche e finanziarie puntano al recupero immediato del debito e sempre, sia quando il debitore si rifiuta di pagare sia quando si trova in una situazione di momentanea difficoltà nel rispettare i dovuti pagamenti, e intraprendono diverse strade per il recupero del credito, da decreti ingiuntivi, a pignoramenti, di tutto, conti correnti, stipendi, pensioni, case.
Inoltre, il mancato pagamento di debiti con banche o finanziarie per esempio per prestito o mutui e finanziamento, porta alla segnalazione come cattivo pagare al Crif, Centrale Rischi Finanziari, che custodisce tutte le informazioni su richieste di prestiti e prestiti in corso di cittadini e le informazioni sugli stati dei pagamenti, anche se sono regolari o vicini all’estinzione del debito.
Essere segnalati al Crif come cattivi pagatori perché non si paga un debito con una banca o una finanziaria significa compromettere la propria posizione di affidabilità creditizia e finanziaria per cui se nel corso della vita ci si trovasse ad avere necessità di chiedere un prestito o un mutuo non si riuscirebbe ad averlo facilmente, senza considerare che una volta segnalati al Crif, tale segnalazione resta per lungo tempo.
In particolare, la durata della segnalazione al Crif varia in base al tipo di debito accumulato ed è di:
E’ chiaro che correre il rischio di pignoramenti di ogni bene posseduto, sfratti o segnalazioni al Crif non rende certamente conveniente fare debiti con banche o finanziarie, ma ciò non significa che contrarli con lo Stato non preveda alcuna conseguenza né obbligo di pagamento. Significa che se ci si ritrova a dover affrontare un particolare momento di forte crisi economica dovuta a motivi svariati, meglio non pagare una multa o la Tari piuttosto che la rata di mutuo o un di un prestito. Le prime si possono sempre pagare in ritardo senza alcuna immediata conseguenza.
Se per debiti con banche o finanziarie scattano in breve tempo decreti ingiuntivi, pignoramenti, segnalazioni al Crif e sfratti, se si hanno debiti con lo Stato i pagamenti di eventuali debiti si possono effettuare anche con grande ritardo, purchè si paghi, e non rischia il pignoramento di case.
Le leggi in vigore prevedono, infatti, che la prima casa almeno, quella dove cioè si ha la dimora abituale e la residenza, non sia mai pignorata, ma, precisiamo bene, che l’impignorabilità della casa vale solo per il Fisco, mentre tutti gli altri enti creditori, come banche o finanziarie, per mancato pagamento di un debito possono pignorare la prima casa.
Per debiti importanti, lo Stato prevede lunghi piani di ammortamento come anche la possibilità di richiedere saldo e stralcio, vale a dire procedura per saldare la propria posizione debitoria che prevede una riduzione degli importi dovuti e l'azzeramento di sanzioni e interessi di mora, che spetta all’Agenzia delle Entrate e valida solo ed esclusivamente per alcune tipologie di debiti affidati all’Agente della Riscossione.
Il saldo e stralcio vale, infatti, solo per: