Nel panorama finanziario attuale, investire in ETF sull'argento rappresenta una strategia sempre più considerata dagli investitori interessati a diversificare il portafoglio e ricercare protezione da eventi macroeconomici e inflattivi. L’argento, più accessibile e versatile dell’oro, si distingue per il significativo impatto industriale e il suo crescente ruolo nei settori tecnologici e nelle energie rinnovabili, fattori che influenzano direttamente la sua domanda e volatilità.
Gli ETF (Exchange Traded Fund) e gli ETC (Exchange Traded Commodity) sull’argento sono strumenti finanziari negoziati in borsa che puntano a replicare l’andamento del prezzo del metallo prezioso. Nel contesto europeo, a causa delle regole UCITS che impediscono la costituzione di fondi con un solo sottostante, ciò avviene prevalentemente tramite ETC, certificati garantiti da argento fisico depositato presso primarie istituzioni finanziarie. Questi strumenti consentono, rispetto all’acquisto diretto di lingotti o monete, un’esposizione più liquida, accessibile e regolamentata, priva dei costi legati alla custodia fisica e con commissioni generalmente più contenute rispetto ai fondi gestiti attivamente.
L’argento ha iniziato il 2025 confermando un trend positivo, con il prezzo salito mediamente del 21% nel 2024, arrivando a superare i 34 USD/oz nei primi mesi dell’anno. La domanda globale per quest’anno è prevista a circa 1,15 miliardi di once, trainata dalle applicazioni industriali (59% del consumo totale) e dalla crescente ricerca di asset rifugio in uno scenario internazionale segnato da volatilità geopolitica e tassi di interesse elevati. Nonostante un surplus marginale dell’offerta (+3%), il deficit strutturale rimarrà elevato (tra 117 e 149 milioni di once), sostenendo una visione favorevole per il breve-medio periodo. Gli investitori sono attratti anche dallo sviluppo delle energie pulite e dalla transizione tecnologica, che impiegano argento in misura crescente nei pannelli solari, dispositivi elettronici, medicali e auto ibride ed elettriche.
Investire nei migliori ETF sull'argento permette di accedere ai benefici di un asset storicamente resiliente contro l’inflazione e alle crisi, senza l’onere della gestione fisica. Gli ETF argento fisici, come iShares Physical Silver ETC o WisdomTree Physical Silver, sono garantiti da depositi di argento reale presso custodi affidabili (ad esempio JP Morgan o HSBC). Mentre gli ETF sintetici replicano il prezzo tramite derivati, gli ETF fisici risultano preferibili per chiarezza della struttura, sicurezza e trasparenza. I principali vantaggi includono:
È importante distinguere tra ETF argento (generalmente prodotti fisici in Svizzera o in paesi extra UE), ETC argento (strumenti prevalentemente disponibili nell’Unione Europea) e ETF sulle società minerarie. Mentre gli ETF/ETC replicano direttamente il prezzo dell’argento fisico, gli ETF sulle aziende minerarie investono in società del settore estrattivo (ad es. Global X Silver Miners UCITS ETF), offrendo una correlazione solo indiretta al prezzo del metallo ed esponendo a una volatilità superiore e a rischi tipici delle società quotate (performance, governance, esposizione valutaria, ecc).
Inoltre, esistono strumenti a leva finanziaria (2x/3x) pensati per operatività di brevissimo periodo e investitori avanzati, in grado di amplificare i movimenti giornalieri del prezzo dell’argento, elevando però la complessità, i costi e il rischio complessivo.
I prodotti più rilevanti per il mercato italiano nel 2025 sono:
Alla selezione diretta si aggiungono fondi come SILV o Global X Silver Miners per chi desiderasse un’esposizione alle aziende di estrazione e lavorazione.
Per valutare quale ETF argento scegliere bisogna considerare numerosi fattori chiave:
ETF/ETC | Replica | Valuta | TER | Deposito |
iShares Physical Silver (IS0R) | Fisica | USD | 0,20% | JP Morgan |
WisdomTree Physical Silver (PHAG) | Fisica | USD | 0,49% | HSBC |
Xtrackers Physical Silver ETC | Fisica | EUR | 0,45% | Deutsche Bank |
I risultati dei principali ETF sull’argento negli ultimi anni hanno seguito la volatilità tipica del mercato delle materie prime: ad esempio, i rendimenti annui 2024-2025 si attestano tra +18% e +24% per i migliori ETC/ETF, ben superiori alla media dei fondi azionari tradizionali nello stesso periodo. Le commissioni di gestione (Total Expense Ratio), misurate tra lo 0,20% e lo 0,49%, sono tra le più basse del mercato dei metalli preziosi, con spread di acquisto/vendita contenuti grazie all’ampia liquidità sulla Borsa Italiana e sui principali mercati europei.
Nonostante l’attrattività, l'investimento in argento comporta una volatilità significativa, superiore all’oro, poiché il prezzo è influenzato dalla domanda industriale, dai cicli economici globali e dalle variazioni valutarie. L’argento non genera redditi passivi (come dividendi o cedole), dunque va inserito in portafoglio secondo precise strategie di gestione del rischio. Diversi analisti suggeriscono di limitare l’esposizione agli ETF argento tra il 5% e il 10% del capitale investito complessivo, utilizzando tali strumenti principalmente per strategie di copertura o come alternativa alle asset class tradizionali durante fasi di turbolenza dei mercati finanziari.
Investire negli ETF sull’argento può essere effettuato tramite le principali piattaforme online di brokeraggio (Fineco, Widiba, Directa, Borsa Italiana, eToro). È essenziale valutare le commissioni applicate da ciascun intermediario e, per importi rilevanti, prediligere operatori con sistemi di deposito titoli e protezione del capitale.
Per un investimento consapevole si consiglia di: