Minieolico: convenienza e incentivi 2017

Come funziona un impianto minieolico, fonte di produzione di energia e richiesta di proroga degli incentivi per l’installazione di tali impianti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Minieolico: convenienza e incentivi 2017

Cos'è il minieolico?

Il sistema minieolico sfrutta la risorsa vento per produrre energia elettrica e ci parla di mini per differenziare i sistemi dai grandi impianti che costituiscono le centrali eoliche, le cosiddette wind farm. La realizzazione di impianti mini eolici segue gli stessi criteri dei tradizionali impianti eolici.  

L’impianto eolico sfrutta il vento per produrre energia ed è costituito da uno o più aerogeneratori posti ad adeguata distanza gli uni dagli altri e posizionati in base all’esposizione al vento e all’impatto visivo. Gli aerogeneratori sono collegati da cavi interrati alla rete di trasmissione presso cui viene realizzato il punto di consegna dell’energia. Il minieolico è un sistema eolico, come facilmente intuibile, ridotte dimensioni e della semplicità di installazione si adattano molto bene all’inserimento presso insediamenti esistenti di privati e aziende.

Minieolico: impianto e funzionamento

Un impianto minieolico è composta, esattamente come i sistemi eolici tradizionali, da macchine con pale fissate su un mozzo, che costituiscono il rotore. Il mozzo è collegato ad un primo albero, detto albero lento, che ruota alla stessa velocità angolare del rotore e, dopo il collegamento ad un moltiplicatore di giri, si diparte un albero veloce che ruota invece con velocità angolare data dal prodotto di quella del primo albero per il moltiplicatore di giri. Sull’albero veloce è poi posizionato un freno, dove si trova il generatore elettrico, da cui si dipartono i cavi elettrici di potenza. Tutti questi elementi si trovano in una cabina detta navicella che si trova su n supporto-cuscinetto, orientabile a seconda della direzione del vento.

La navicella comprende:

  1. un sistema di controllo di potenza, che ha il duplice scopo di regolare la potenza in funzione della velocità del vento istantanea per far funzionare la turbina e di interrompere il funzionamento della macchina in caso di vento eccessivo;
  2. un sistema di controllo dell’imbardata, con il compito di controllare in maniera continua il parallelismo tra asse della macchina e direzione del vento.

Un sistema minieolico da 60 kW per generare effettivi introiti deve impiegare una ventosità media ai 30 m di altezza di almeno 5 m/s, in modo da permettere alla turbina di produrre circa 140/150 MWh e ventosità più elevate garantiscono introiti più elevati. In Italia, le regioni caratterizzate da tale ventosità sono le regioni meridionali, comprese le isole, e per capire la convenienza di installazione di un impianto minieolico è necessario valutare prima le zone in modo da verificare che siano adeguatamente ventose prima di un investimento.

Minieolico: investimenti e incentivi

Per l'installazione di un impianto mini eolico su sito con una ventosità media di 6 m/s, si suppone un investimento iniziale di 300mila euro che garantirebbe almeno 50.000 euro all’anno al netto di tutti i costi di manutenzione, assicurazione, con un rientro in 6 anni. Chi, però, decidesse di realizzare un impianto mini eolico potrebbe usufruire di incentivi. E’ stata, infatti, confermata per il 2017 la tariffa già vigente di 0,268 €/Kwh ma solo fino allo scorso giugno. E gli operatori del settore hanno chiesto una proroga degli incentivi. Molti piccoli impianti mini eolici hanno, infatti, subito una decurtazione delle tariffe incentivanti. Per il mini eolico con taglie tra 20 e 60 kW, la tariffa ha infatti subitlo un taglio del 30%, passando da 268 a 190 €/MWh.