Salvo proroghe la scadenza per la presentazione del Modello 730 è fissata entro il trenta aprile o entro il trentuno maggio se si usufruisce di un Caf o di un commericalista. Agosto o settembre invece per i pensionati. Per il modello precompilato la scadenza slitta al ventitré luglio.
L’Agenzia delle Entrate anche per il 2017 ha pubblicato sul proprio sito la nuova guida nella quale vengono indicate le scadenze e le istruzioni per la compilazione del Modello 730. Possibile anche utilizzare la versione precompilata nella quale sono già indicati i casi in cui non c’è bisogno di presentare la dichiarazione, quali sono le detrazioni, le scadenze, le modalità di versamento e di pagamento che si devono effettuare attraverso il modello F24.
Per quanto riguarda le scadenze e le modalità di compilazione il termine ultimo è fissato al ventitré luglio per i contribuenti che sceglieranno di espletare la dichiarazione in forma autonoma. Ovviamente previste deroghe per alcuni casi specifici.
Per prima cosa è giusto sapere chi può presentare il modello 730. I lavoratori dipendenti o assimilati sono quelli che ne usufruiscono per la maggiore. Si tratta di una modalità di pagamento che conviene di più rispetto al modello Unico, soprattutto per quelli che percepiscono indennità di disoccupazione, mobilità o cassa integrazione e per i pensionati. La convenienza risiede in due ordini di motivi principali.
Il primo è essenzialmente basato sulla semplicità della compilazione del modello 730; il secondo, non trascurabile ugualmente, è che nel caso sussistano crediti da esigere, questi verrebbero rimborsati in busta paga o tramite il cedolino Inps. Nel caso contrario, quindi in presenza di un debito la modalità resterebbe la stessa. Sia i rimborsi che le trattenute devono essere comunicate tra agosto e settembre. Come già detto, se si tratta di pensionati questi vengono anticipati al luglio dello stesso anno.
Per evitare di commettere errori bisogna riporre molta attenzione a quali sono le scadenze. Quella ufficiale è fissata per il trenta aprile. Se si usufruisce della prestazione di un Caf o di un commercialista autorizzato è possibile avvalersi di una proroga valida fino al trentuno maggio. Per i lavoratori che hanno deciso invece di usufruire del datore di lavoro, le operazioni di liquidazione e pagamento avverranno a luglio, a titolo di saldo Irpef e primo acconto per l’anno successivo delle addizionali regionale e comunale all’Irpef, con un prelievo direttamente in busta paga. Nel caso di venga pagato un importo maggiore rispetto al dovuto è possibile anche chiedere un rimborso, anche se spesso il conguaglio resta sfavorevole.
Le istruzioni di compilazione pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate insieme alle novità per il 2017, illustrano come i termini per presentare dichiarazione integrativa sono posticipati entro il trentuno dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentato il modello 730/2017. Anche i termini per la richiesta dei rimborsi per i contribuenti che vantano un credito fiscale presentano alcune novità come ad esempio quella della cancellazione del blocco preventivo per accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate in caso di somme erogate direttamente dal datore di lavoro.
Se il credito supera i quattromila euro per le richieste di rimborso di intermediari abilitati che si avvarranno della presentazione in modalità cartacea è previsto un controllo preventivo. Per compilare il modello 730 bisogna agire nelle varie sezioni e quadri e inserire i propri dati nel frontespizio accedendovi attraverso il cassetto fiscale nel caso in cui si disponga del Pin fornito direttamente dall’Agenzia delle Entrate, oppure tramite Caf o associazioni di categoria, il prorpio commercialista o utilizzando il software messo a disposizione dalla stessa Agenzia delle Entrate, completamente gratuito.