Posizioni sempre più delicate per chi deve ricevere rimborsi cessione credito 110% con nuove regole

Le nuove regole e leggi aggiornate su cessione del credito 110% e relativi rimborsi sono sempre più severi e stringenti rendendo più complesse e in parte rischiosa per il cittadino la procedura.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Posizioni sempre più delicate per chi de

Bonus ristrutturazione 110%, come incidono le modifiche sulla cessione del credito?

Le cessioni successive alla prima sono riservate a banche e assicurazioni fino a un massimo di 3 passaggi e occorre prestare più attenzione ai rischi che si corrono.

Confermata l’aliquota di detrazione al 110% delle spese sostenute in ambito di efficienza energetica, di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Ma con alcune importanti modifiche da analizzare:

  • Bonus ristrutturazione 110%, come incidono le modifiche sulla cessione del credito

  • Cinque quote di pari importo per le spese del 2022

Bonus ristrutturazione 110%, come incidono le modifiche sulla cessione del credito

I contribuenti possono scegliere se utilizzare direttamente la detrazione al 110%, pagando meno tasse e recuperando in cinque anni più di quanto hanno speso o cedere il credito d’imposta a terzi, ottenendo subito liquidità.

Le cessioni successive alla prima sono riservate a banche e assicurazioni fino a un massimo di 3 passaggi. Non solo, ma il tecnico che espone informazioni non veritiere può essere punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la sanzione da 50.000 a 100.000 euro.

L'aspetto a cui prestare attenzione è anche un altro ovvero il rischi che derivano dalla cessione del credito e come incidono su chi ha firmato con tanto di retroattività. Il riferimento va alla possibilità che la procedura possa presentare errori che, a distanza di anni, possono invalidare la procedura di cessione del credito. Il carico economico graverebbe sul contribuente e non sulle banche. Non è quindi un caso la stretta dell'esecutivo su questa opzione.

I contribuenti possono anche decidere di esercitare l’opzione dello sconto in fattura, effettuando i lavori senza esborso monetario.

Per poter autorizzare i lavori condominiali del Superbonus è sufficiente l’approvazione della maggioranza di un terzo dei millesimi di proprietà dell’immobile intervenuto in assemblea.

È inoltre possibile deliberare la ripartizione dell’intera spesa fra uno o più condomini senza rispettare la suddivisione delle spese e della detrazione in base ai millesimi. Chi abita in un edificio unifamiliare, o in unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari indipendenti e dotate di uno o più accessi autonomi, può invece fruire del Superbonus per tutti gli interventi che danno diritto alla detrazione al 110%.

Cinque quote di pari importo per le spese del 2022

La detrazione relativa al Superbonus è riconosciuta nella misura del 110% da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo per le spese sostenute nel 2022, ma sempre entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione.

La cessione può essere disposta in favore dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi, di altri, di istituti di credito e intermediari finanziari. I contribuenti che ricevono il credito hanno poi la facoltà di cessione. Questa possibilità riguarda anche gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, per l’installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

Per esercitare l’opzione, oltre agli adempimenti ordinariamente previsti per ottenere le detrazioni, il contribuente deve acquisire anche il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni e dai Caf.

Ma anche l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Chi vive in condominio potrà fruire del Superbonus per tutti gli interventi di efficientamento energetico sulle parti comuni che danno diritto alla detrazione al 110%.