Le multe dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto devono essere pagate quando si tratta di debiti tributari, se hanno cioè a che fare con imposte e tasse non pagate da defunto, come bollo auto o imposte sui redditi. Se, invece, le multe sono di tipo amministrativo, per esempio per violazione al Codice della Strada, gli eredi non devono pagare le multe dall’Agenzia delle Entrate.
Gli eredi devono pagare sempre le multe dell’Agenzia delle Entrate di un defunto? Quando un familiare scompare, gli eredi che accettano l’eredità lasciata dal defunto ereditano non solo beni e patrimonio lasciati dal defunto ma anche eventuali obbligazioni e debiti, compresi quelle tributari, del defunto e per cui rispondono anche con il proprio patrimonio personale. Vediamo quali sono i casi 2022 in cui gli eredi devono pagare le multe dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto.
Le multe dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto devono essere pagate se si tratta di multe per imposte e tasse non pagate. Stando, infatti, a quanto previsto dalle norme in vigore, le multe da parte dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto devono essere pagate dagli eredi se hanno a che fare con un debito tributario, in quanto quest’ultimo si tramette con la successione dell’eredità.
Precisiamo, però, che in tal caso, agli eredi tocca il pagamento dell’importo originario della multa previsto senza alcun calcolo di interessi, sanzioni o sovrattasse.
Si pagano le multe arrivate ad un defunto dall’Agenzia delle Entrate se, dunque, riguardano:
Altro caso 2022 in cui gli eredi devono pagare le mute da parte dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto è quello in cui la notifica della multa viene correttamente intestata agli eredi. Se, infatti, erede o eredi ricevono multe con intestazione a proprio nome allora devono essere pagate.
L'intestazione di eventuali multe da pagare di un defunto, per essere corretta e quindi far ricadere il pagamento sugli eredi, deve essere indirizzata agli eredi nella dicitura, riportando specificatamente agli 'Eredi del Sig.r Tizio' e non al ‘Sig.r Tizio’.
Esistono anche casi in cui gli eredi possono non pagare le multe dell’Agenzia delle Entrate ad un defunto. Il primo caso per evitare il pagamento di multe di un defunto è quello di rinunciare all'eredità. Se, infatti, alla scomparsa di un parente si scopre che i debiti dello stesso sono di valore complessivo superiore a quello dell'eredità ricevuta in successione, è meglio rinunciare all'eredità e così non si è tenuti a pagare nemmeno i debiti dello stesso parente defunto.
Per rinunciare all’eredità bisogna fare un’apposita dichiarazione o tramite notai o davanti al cancelliere del tribunale dove è stata aperta la successione e una volta rifiutata l’eredità gli eredi non hanno più alcun obbligo di pagamento le multe ereditate in successione perché si decade proprio dalla qualità di erede.
Si possono non pagare i debiti di un defunto, tra cui le multe dell’Agenzia delle Entrate, anche per vizi ed errori di notifica. Come sopra accennato, infatti, la multa per essere correttamente notificata e da pagare deve essere intestata proprio agli eredi e non al defunto stesso.
Se, infatti, gli eredi ricevono una multa intestata al familiare scomparso, per esempio il padre, possono far finta di nulla se l’intestazione della notifica è del defunto, per esempio se riporta la dicitura ‘Sig.r Tizio’ e non ‘Agli eredi sel Sig.r Tizio’.
Altro caso in agli eredi non tocca pagare le multe ricevute dall’Agenzia delle Entrate per il defunto è quello di multe per violazione al codice della strada commessa dal defunto, perché, stando a quanto stabilito dalle leggi in vigore, la sanzione amministrativa non si trasmette mai agli eredi avendo pura natura personale e quindi valida solo ed esclusivamente per chi ha commesso la stessa violazione.