Sì, sono dimezzate le penalità per violazioni dichiarative e obblighi strumentali mentre assicurare la tracciabilità delle operazioni oltre 500 euro abbrevia i controlli.
La rotta è stata già tracciata e grazie all'introduzione di tre norme, aziende e professionisti che non usano contante vanno incontro a meno controlli da parte dell'Agenzia delle entrate e multe ridotte.
Si tratta di un altro tassello di una strategia complessiva per incentivare il ricorso a strumenti di pagamento elettronici e tracciabili e sfavorire il ricorso al denaro liquido. Vediamo meglio:
Le multe ridotte e la riduzione di controlli sono il frutto di tre disposizioni che analizziamo nel dettaglio nel paragrafo successivo.
Si tratta dell'indicazione degli estremi dei rapporti finanziari (Articolo 2, comma 36-vicies ter, Dl 138/2011), dei pagamenti tracciati oltre 500 euro (Articolo 3, Dlgs 127/2015), della partita Iva con regime che utilizza fatture elettroniche (Articolo 1, comma 74, legge 190/2014).
In pratica sono dimezzate le penalità per violazioni dichiarative e obblighi strumentali mentre assicurare la tracciabilità delle operazioni oltre 500 euro abbrevia i controlli.
Nel 2021 l'utilizzo del contante è ridotto a 2.000 euro. Oltre questa soglia si applica il divieto al trasferimento di cash fra soggetti diversi. Il tutto mentre nel 2022 scatta una restrizione ulteriore a 1.000 euro.
Le soglie si applicano ai trasferimenti di denaro contante e di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuati a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, siano esse persone fisiche o giuridiche. Gli stessi confini restano in vigore per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta da soggetti che esercitano professionalmente nei confronti del pubblico dell'attività di cambiavalute.
Di fatto nessun è escluso, considerando che anche tra genitori e figli ovvero tra parenti e familiari è necessario rispettare il limite all'utilizzo del contante. Per trasferimenti di denaro oltre 2.000 euro (1.999,90 euro per la precisione) un genitore deve procedere con un bonifico o un pagamento tracciato, ad esempio un assegno.
Una delle poche deroghe riguarda gli operatori del settore del commercio al minuto e del turismo. Tutti loro possono infatti vendere beni e servizi a cittadini stranieri non residenti in Italia entro il limite di 10.000 euro in contanti. Per il servizio di money transfer la soglia è fissata a 1.000 euro. Dal 2022 la soglia di 1.000 euro sarà invece applicata a tutte le operazioni.
Dal punto di vista normativo sono 3 le agevolazioni da segnalare. La prima coinvolge esercenti imprese, arti o professioni con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro.
Per le operazioni attive e passive usare solo strumenti diversi dal contante e in dichiarazione dei redditi (quadro RS) e Iva (quadro VB) indicare gli identificativi dei rapporti con gli operatori finanziari. Come viene fatto notare dal quotidiano economico-finanziario è prevista la riduzione alla metà delle sanzioni amministrative. Se la prima agevolazione riguarda l'indicazione degli estremi dei rapporti finanziari, la seconda riguarda i pagamenti tracciati oltre 500 euro.
Destinatari sono i soggetti passivi nell'ambito della fatturazione elettronica. Le condizioni richieste sono di effettuare e ricevere tutti i pagamenti, relativi a operazioni di ammontare superiore a 500 euro mediante bonifico bancario o postale, carta di debito o carta di credito, oppure assegno bancario, circolare o postale recante la clausola di non trasferibilità.
Per il contribuente significa riduzione di due anni dei termini di accertamento ai fini Iva e redditi. Ecco infine la facilitazione fiscale per il soggetto forfettario che emette fatture elettroniche.
Beneficiari del provvedimento sono i soggetti passivi che applicano il regime forfettario nell'ambito della fatturazione elettronica. Occorre avere un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche. In cambio si riceve una riduzione di un anno del termine di accertamento ai fini redditi.