Multe vigili per divieto di sosta fatte con cellulare senza lasciare avviso su parabrezza sono valide o no?

Quando un conducente viene sorpreso a violare il Codice della strada e fermato dalle autorità, la multa è inevitabile. Anche nel caso in cui viene sorpreso in divieto di sosta.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Multe vigili per divieto di sosta fatte

Multe auto fatte con cellulare, sono valide o no?

Sì, questo iter è valido, ma solo se a scattare la foto è il vigile stesso e non si tratta della segnalazione di un privato.

Si tratta di un problema comune sia per gli automobilisti alla ricerca di un posto sicuro dove parcheggiare la propria auto. Ma anche per i vigili urbani che si trovano spesso ad affrontare situazioni inverosimili ovvero veicoli parcheggiati nei modi più impensabili.

Nonostante l'inventiva apprezzabile, il divieto di sosta è sempre punito e all'automobilista non resta altro da fare che rassegnarsi e pagare la somma richiesta per l'infrazione commessa. Oppure proporre ricorso nel caso in cui sussistano ragioni di carattere contenutistico (multa ingiusta) o formale (errore da parte dell'agente accertatore). Ad esempio, sono valide le multe comminate dai vigili urbani senza che sia lasciato l'avviso sul parabrezza, ma con l'accertamento effettuato solo con il cellulare? Vediamo insieme:

  • Multe auto fatte con cellulare dai vigili, sono valide o no
  • Pagamento della multa auto oppure presentazione del ricorso

Multe auto fatte con cellulare dai vigili, sono valide o no

Molte città italiane hanno restrizioni sugli orari in cui le auto possono entrare nei centri e dove la sosta è consentita solo ai residenti con permesso di sosta. Le restrizioni dipendono dal giorno della settimana, dall'ora e dal numero pari o dispari della data.

Il parcheggio su strada è solitamente sul lato destro della strada dal lunedì al sabato e, in base alle norme locali, anche la domenica. Le strisce blu delimitano i parcheggi a pagamento, ma bisogna leggere con attenzione i segnali. I due martelli indicano una giornata lavorativa, che in Italia è considerata da lunedì a sabato. La croce indica le domeniche e i giorni festivi.

Molte città hanno introdotto aree riservate nei loro centri urbani. La guida è qui permessa solo ai residenti. Chi ha prenotato un hotel nella Ztl puoi chiedere ai gestori un permesso temporaneo di accesso nella zona.

A ogni modo, tra le procedure adottate dai vigili in caso di divieto di sosta c'è la fotografia dell'auto che ha commesso l'illecito con successiva compilazione del verbale da inviare al proprietario della vettura. Nessun avviso sul parabrezza, insomma, peraltro non obbligatorio ai sensi della legge. Ebbene, questo iter è valido, ma solo se a scattare la foto è il vigile stesso e non si tratta della segnalazione di un privato.

Pagamento della multa auto oppure presentazione del ricorso

Quando un conducente viene sorpreso a violare il Codice della strada e fermato dalle autorità, la multa è inevitabile. Anche nel caso in cui viene sorpreso in divieto di sosta, incluso il mancato pagamento del ticket per le strisce blu. A quel punto può in alternativa decidere di pagare immediatamente la sanzione, perdendo il diritto di fare ricorso oppure versare una cauzione e quindi impugnare la multa al prefetto o al giudice di pace.

Se la violazione viene registrata utilizzando un sistema automatizzato, come una telecamera per una zona a traffico limitato, normalmente non è possibile multare sul posto. In tali casi sono previste alcune procedure, sia relative all'identificazione dei dati del titolare del veicolo sia alla comunicazione. Il termine di prescrizione della sanzione è di 5 anni. In pratica, spesso gli automobilisti ricevono una richiesta di pagamento da parte di una società privata per conto dei comuni o prima delle forze dell'ordine.

Con il versamento dell'importo, l'automobilista può evitare la notifica dei costi per la notifica della sanzione stradale. In questo contesto va rilevato che l'impugnazione è possibile solo dopo l'effettiva notifica dell'ammenda. Per chi risiede fuori dall'Italia il termine sia per il ricorso al prefetto che per quello al giudice di pace è di 60 giorni dalla notifica.

Trattandosi di atti amministrativi, un automobilisti straniero potrebbe avere difficoltà a dar corso il ricorso senza un avvocato italiano, in quanto il ricorso deve essere scritto in lingua italiana. Una decisione quadro del Consiglio dell'Unione europea prevede il riconoscimento reciproco delle sanzioni pecuniarie, comprese le multe stradali, nell'Unione europea.