Mutuo: cos'è e come scegliere quello più adatto

Esistono diverse tipologie di mutuo in grado di soddisfare specifiche esigenze. Per questo motivo per scegliere quello più adatto è necessario valutare attentamente gli aspetti legati alla richiesta

Autore: Luigi Mannini
pubblicato il
Mutuo: cos'è e come scegliere quello più

Cos’è un mutuo?

Il mutuo è un contratto reale e può essere sia a titolo gratuito sia a titolo oneroso: se è a titolo oneroso, chi ha ricevuto in prestito il denaro, dovrà corrispondere gli interessi. Nella pratica, essendo il mutuante una banca, il mutuo è abitualmente a titolo oneroso.

Tipologie di mutuo

Esistono tre diverse tipologie diverse di mutuo. Il mutuo a tasso fisso, quello a tasso variabile e a tasso misto. Il contratto di mutuo a tasso fisso prevede che i tassi di interessi restino immutati per tutta la durata del finanziamento. Questo permette in termini pratici di sapere precisamente l’importo della rata sin dal momento di stipula del contratto e, per conseguenza, l’importo complessivo da restituire considerando il capitale finanziato e gli interessi previsti dal finanziatore.

Il mutuo a tasso variabile è un contratto il cui interesse varia in relazione all’andamento di un parametro di indicizzazione che rende la rata ogni mese differente. Il tasso di riferimento per i mutui a tasso variabile è difatti l’Euribor. A tale tasso anche in questo caso si aggiunge il guadagno della banca o dell’intermediario finanziario che abbiamo imparato a conoscere come Spread. Il mutuo a tasso misto è una variante rispetto alle due versioni classiche di mutuo appena descritte, generalmente esso viene offerto ad un tasso maggiore ma ha il vantaggio di offrire all’impresa o al soggetto richiedente una maggiore garanzia.

Quando conviene stipulare un mutuo

La domanda che nasce spontanea è se e quando conviene stipulare un mutuo. Se alla prima non si può che rispondere affermando che si tratta quasi di una scelta obbligatoria quando si ha bisogno di somme non esigue di denaro, alla seconda non si può utilizzare lo stesso criterio. Ed è facile anche capire il perché visto che ogni tipologia di mutuo nasconde dei pro e dei contro. Il mutuo a tasso fisso, ad esempio, conviene quando si vuole essere sicuri dell’importo della rata, perché si ha necessità di programmare i propri investimenti in maniera da avere una prevedibilità certa delle uscite mensili o annuali.

Inoltre conviene un mutuo a tasso fisso quando il mercato dà segnali verosimili di aumento dell’inflazione e quindi dei tassi di interesse europei di riferimento. In generale, per quanto riguarda i mutui personali, un mutuo a tasso fisso è la scelta di coloro i quali avendo uno stipendio fisso vogliono esser sicuri di sapere quanto resta nel portafogli avendo pagato la rata. Il mutuo a tasso variabile, invece, conviene nei casi in cui si volesse approfittare dell’iniziale minore costo della rata, ad esempio nel caso in cui la nostra azienda abbia una fase di start-up che potrebbe prevedibilmente portare a maggiori incassi nel medio periodo. È necessario fare attenzione al tasso di ingresso perché generalmente nei contratti di mutuo a tasso variabile esso è particolarmente basso nelle prime rate per ragioni squisitamente promozionali e potrebbe essere modificato già da contratto nelle rate successive a prescindere dall’Euribor.

È dunque necessario controllare in maniera approfondita i tassi a regime. Infine il mutuo a tasso misto conviene quando non si è certi della scelta o quando il mercato è talmente fluttuante da non lasciare prevedere la curva di andamento dei tassi di interessi per periodi troppo lunghi. Si tenga presente che il tasso fisso in fase iniziale annulla i potenziali vantaggi derivanti dal tasso variabile. Come è vero che un eventuale rialzo dei tassi di interesse in un periodo successivo alle annualità bloccate influirebbe in maniera relativa sull’importo della rata.