Sulla base di quanto approvato, la targa di prova può essere utilizzata anche su veicoli già targati. Si tratta di una vera e propria svolta poiché i giudici della Corte di Cassazione aveva stabilito il principio contrario.
Via libera alla possibilità di usare la targa prova anche su veicoli già muniti di targa propria. La novità normativa trova accoglienza nel decreto Infrastrutture. Approfondiamo quindi alcuni aspetti ovvero le novità che trovano adesso spazio nell'ordinamento italiano tra:
Targa di prova auto, cosa prevede la nuova legge 2023
Documenti per cambiamento della targa auto
Sulla base di quanto approvato, la targa di prova può essere utilizzata anche su veicoli già targati. Si tratta di una vera e propria svolta poiché i giudici della Corte di Cassazione aveva stabilito il principio contrario con tutte le conseguenze che sono scaturite per gli operatori. Di pari passo con questo cambiamento si segnala la rivisitazione dei criteri di assegnazione delle targhe prova. Alla base di questa decisione c'è la volontà di evitare abusi.
Ci sono due date da segnare sul calendario. Innanzitutto il decreto approvato permette di targare entro il 31 dicembre 2023 i veicoli acquistati a partire dal primo gennaio. Ma la data limite slitta al 30 giugno 2023 per quelli acquistati nella fascia temporale tra il primo luglio e il 31 dicembre 2023.
In questo contesto si ricorda che la procedura per cambiare la targa ha una serie di costi da sostenere. Sono quelli per l'imposta di bollo per la reimmatricolazione pari a 32 euro, per la nuova iscrizione al Pubblico registro automobilistico, anch'essi pari a 32 euro. A questi importi vanno aggiunti i costi per l'Aci (27 euro) e la Motorizzazione Civile (10 euro). Senza dimenticare la spesa per la nuova targa sulla base di un tariffario. Infine, nel caso di delega della pratica di cambiamento della arga a un'agenzia automobilistica bisogna necessariamente aggiungere i costi di commissione.
Nel caso di cambiamento della targa auto occorre esibire e la carta di circolazione del mezzo e il certificato di proprietà. Quindi il documento d'identità dell'intestatario dell'auto ovvero patente, passaporto o carta d'identità (oppure copia del permesso di soggiorno in corso di validità nel caso di cittadini extracomunitari) da cui ricavare l'indirizzo di residenza. Serve poi una copia della denuncia alle forze dell'ordine per smarrimento, furto o distruzione della targa.
In base alla differente situazione potrebbe servire la targa deteriorata. Per quanto riguarda la documentazione, sono i due moduli da compilare. Il primo è il modello DTT219, disponibile negli uffici Aci, nello sportello telematico dell'automobilista e negli uffici della Motorizzazione civile. Serve per formulare la richiesta di nuova immatricolazione. Il secondo è il modello NP2, disponibile nelle stesse sedi, per la richiesta di nuova iscrizione al Pra (Pubblico registro automobilistico) e su cui va inserito il codice fiscale del proprietario del veicolo.
Nel caso di sostituzione della targa non è possibile scegliere sequenze già utilizzate su altri veicoli così come numeri e lettere tra loro simili dal punto di vista grafico. Il proprietario dell'auto deve seguire la sequenza prevista dall'ordinamento italiano ovvero due lettere, tre numero e due lettere.
Secondo l'articolo 102 del Codice della strada che riguarda "Smarrimento, sottrazione, deterioramento e distruzione di targa", l'intestatario dell'auto ovvero della carta di circolazione deve fare denuncia agli organi di polizia nel caso di smarrimento o di furto della targa. Deve farlo ha 48 ore di tempo e a distanza di 15 giorni dalla presentazione della denuncia, in caso di mancata soluzione ovvero se la targa non è stata trovata, il proprietario deve richiedere alla direzione generale della Motorizzazione civile una nuova immatricolazione del veicolo.
Nel frattempo all'automobilista è concessa la circolazione dopo l'apposizione di un pannello a fondo bianco con le indicazioni contenute nella targa originaria. In ogni caso, chiunque circoli con una targa non leggibile, chiaramente o integralmente, vien raggiunto da una sanzione pecuniaria tra 41 e 168 euro.
In caso di modifica dell'immatricolazione del veicolo, è necessario presentare la targa del veicolo e il certificato di proprietà.