Nuove cartelle esattoriali 2023, ecco cosa cambia anche in favore del contribuente

Tempo di cambiamenti nel rapporto tra fisco e contribuente: ecco le novità da conoscere sulla nuova cartella esattoriale 2023.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Nuove cartelle esattoriali 2023, ecco co

Cosa cambia con le nuove cartelle esattoriali 2023?

Nella nuova cartella esattoriale viene abolita la quota di oneri di riscossione a carico del debitore nella misura fissa del 3% delle somme iscritte a ruolo, in caso di pagamento entro il sessantesimo giorno dalla notifica.

L'Agenzia delle entrate parla chiaramente: l'adozione del nuovo modello di cartella esattoriale ha lo scopo di adeguarne il contenuto informativo in conseguenza della revisione della disciplina degli oneri di funzionamento del servizio nazionale di riscossione.

Ma cosa cambia nel concreto? Quali sono le modifiche a cui il contribuente deve prestare particolare attenzione. Approfondiamo meglio in questo articolo:

  • Cosa cambia con le nuove cartelle esattoriali 2023

  • Contenuti della nuova cartella esattoriale 2023

Cosa cambia con le nuove cartelle esattoriali 2023

Nella nuova cartella già dal totale somme da pagare sparisce la voce degli oneri di riscossione. Nel campo degli importi spettanti al concessionario compaiono solo i diritti di notifica. Anche nella nuova cartella restano gli spazi riservati alle informazioni dell'agente della riscossione al contribuente.

Tra queste spiccano le modalità di pagamento, la rateizzazione del debito, la richiesta di sospensione e come presentare ricorso. Nel dettaglio degli importi dovuti sono specificate le indicazioni sugli addebiti.

Ad esempio vengono specificati l'anno, il codice tributo e la descrizione della tipologia di somma dovuta con a lato gli importi a ruolo. La pagina finale della nuova cartella resta dedicata, così come per il precedente modello, alle informazioni sulla notifica dell'atto. Con i campi da compilare in caso di notifica a mezzo posta.

Nel nuovo modello sparisce l’onere per il debitore ma nel 2023 verranno in prevalenza consegnati atti che si riferiscono ad anni passati.

Viene abolita la quota di oneri di riscossione a carico del debitore nella misura fissa del 3% delle somme iscritte a ruolo, in caso di pagamento entro il sessantesimo giorno dalla notifica della cartella di pagamento e del 6% delle somme iscritte a ruolo e dei relativi interessi di mora in caso di assolvimento del debito oltre il termine di legge. Allo stesso modo, per le ipotesi di riscossione spontanea non è più dovuta, dal debitore, la quota pari all'1% delle somme iscritte a ruolo.

Contenuti della nuova cartella esattoriale 2023

La cartelle esattoriale, fa presente l'Agenzia delle entrate ha valore di intimazione ad adempiere l'obbligo risultante dai ruoli in essa contenuti entro il termine di 60 giorni dalla data di notifica.

Nelle ipotesi in cui il ruolo emesso sia ripartito in più rate, l'intimazione produce effetti relativamente a tutte le rate. In caso di mancato pagamento, l'agente della riscossione può acquisire, anche con richieste a terzi, notizie sul reddito e sul patrimonio dei singoli debitori e può procedere, sulla base del ruolo che costituisce titolo esecutivo, secondo le disposizioni di legge, a fermo amministrativo di beni mobili registrati (veicoli, natanti, aeromobili), iscrizione di ipoteca sugli immobili, esecuzione forzata di beni immobili, mobili e crediti, come stipendio, emolumenti vari, parcelle, fatture, titoli, somme disponibili sui conti correnti e depositi.

Nella nuova cartella esattoriale viene precisato che le somme dovuto sono gli importi che l'ente creditore ha posto a carico del debitore e che l'agente della riscossione deve riscuotere. Gli interessi di mora sono quelli dovuti dal contribuente nel caso in cui il pagamento sia effettuato oltre la scadenza dei 60 giorni.

Gli interessi di mora si applicano sugli importi iscritti a ruolo, escluse sanzioni e interessi, e vanno calcolati per ogni giorno di ritardo a partire dalla data di notifica della cartella fino al giorno dell'effettivo pagamento. Dopodiché i diritti di notifica sono le somme dovute per l'attività di notifica della cartella di pagamento fissate dalla legge.