Nuovi aiuti e agevolazioni per professionisti (partite iva) con troppi debiti nel 2023

Se è stata individuata una soluzione che permette di uscire dalla crisi, si può concludere un contratto con uno o più creditori che assicuri la continuità professionale.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Nuovi aiuti e agevolazioni per professio

Aiuti e agevolazioni per professionisti, come funzionano?

Il professionista con partita Iva in squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rende probabili la crisi o l’insolvenza può valutare la situazione e le possibilità di risanamento anche usando il test di autovalutazione presente nella piattaforma telematica nazionale creata ad hoc dalle Camere di commercio.

Grazie ai nuovi aiuti, i professionisti con partita Iva che sono affogati dai debiti possono accedere a misure premiali di carattere fiscale ovvero a una rete di protezione del patrimonio. E soprattutto, altro dettaglio di primo piano, possono uscire dalle difficoltà senza alcun spossessamento. In pratica possono continuare a gestire l'azienda. Vediamo allora quali sono le novità di queste nuove disposizioni ovvero:

  • Aiuti e agevolazioni per professionisti, come funzionano

  • Troppi debiti, procedura d'aiuto per le partite Iva

Aiuti e agevolazioni per professionisti, come funzionano

Il professionista con partita Iva in squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rende probabili la crisi o l’insolvenza può valutare la situazione e le possibilità di risanamento anche usando il test di autovalutazione presente nella piattaforma telematica nazionale creata ad hoc dalle Camere di commercio. In base a questa valutazione.

Se decide di utilizzare la procedura di composizione negoziata presenta istanza per la composizione negoziata e la nomina dell’esperto tramite la piattaforma telematica con documenti tra cui i bilanci degli ultimi 3 esercizi o le dichiarazioni redditi e Iva e la situazione patrimoniale e finanziaria aggiornata, l’elenco dei creditori e dei crediti e la situazione debitoria complessiva.

Se decide di non utilizzare la procedura di composizione negoziata: al debitore rimane disponibile l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi previsti dalla legge fallimentare, ad esempio concordato preventivo, accordo di ristrutturazione, fallimento.

Il segretario generale della Camera di commercio entro due giorni lavorativi trasmette l’istanza alla commissione istituita presso la Camera di commercio. Entro 5 giorni lavorativi la commissione nomina l’esperto, scegliendolo nell’elenco della CdC a cui possono iscriversi dottori commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro iscritti da almeno 5 anni all’Albo e con esperienza in ristrutturazioni aziendali e figure apicali di aziende interessate da ristrutturazioni andate a buon fine.

L’esperto verifica se ha competenze idonee, disponibilità di tempo, requisiti di indipendenza ed entro 2 giorni comunica all’imprenditore l’accettazione. L’esperto rifiuta perché non ha competenze, tempo o è in conflitto di interessi. Non può avere inoltre più di due incarichi. La commissione istituita presso la Camera di commercio provvede a una nuova nomina.

Troppi debiti, procedura d'aiuto per le partite Iva

Sulla base delle nuove disposizioni su aiuti e agevolazioni per professionisti con troppi debiti nel 2023, l’esperto convoca la partita Iva per valutare le prospettive di risanamento. Fa una verifica preliminare della ragionevole perseguibilità del risanamento anche sulla base del test di autoanalisi della piattaforma telematica. Se le prospettive di emersione dalla crisi sono concrete: l’esperto esamina il piano di risanamento messo a punto dal professionista sulla base della check list presente sulla piattaforma telematica.

Se la continuità può essere perseguita solo in via indiretta, l’esperto stima le risorse realizzabili con la cessione dell’azienda o di rami di essa e le compara con il debito al fine di comprendere la praticabilità del risanamento. Se in base alle verifiche, l’esperto non ravvisa prospettive di risanamento o individua uno stato di insolvenza perché lo squilibrio economico-finanziario supera i livelli di guardia, lo comunica al professionista e al segretario generale della Camera di commercio. L’istanza viene archiviata e la partita Iva può presentarne una nuova dopo un anno L’esperto redige una relazione finale, la inserisce nella piattaforma e la comunica al professionista.

Se è stata individuata una soluzione che permette di uscire dalla crisi, si può concludere un contratto con uno o più creditori che assicuri la continuità professionale per almeno 2 anni; concludere una convenzione di moratoria; concludere un accordo tra professionista, creditori ed esperto che produca gli effetti di un piano di risanamento senza necessità di attestazione.

Se non è stata individuata una soluzione che permette di uscire dalla crisi la partita Iva può domandare l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti oppure può alternativamente predisporre piano attestato di risanamento; proporre domanda di concordato semplificato; accedere a un’altra procedura fallimentare.

Se si individuano soluzioni che consentano l'insorgere di una crisi Un contratto può essere stipulato con uno o più creditori per garantire la continuità professionale.

Concetti chiave

  • Aiuti e agevolazioni per professionisti che hanno troppi debiti
  • Possibilità di uscire dalle difficoltà senza spossessamento e continuità nella gestione dell'azienda
  • Come funziona la procedura di composizione negoziata
  • Il ruolo dell'esperto nell'analisi della situazione e delle prospettive di risanamento