Nuovi controlli su conti correnti e carte di credito al via da questo mese di Marzo

Rinnovati i controlli sui conti correnti e le carte di credito, con l'Agenzia delle entrate che si fa affiancare dalla Guardia di finanza.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Nuovi controlli su conti correnti e cart

Conti correnti e carte di credito, come funzionano i nuovi controlli?

Lo strumento utilizzato dall'Agenzia delle entrate per perfezionare i controlli conti correnti e carte di credito è l'incrocio di tutte le banche dati in suo possesso e della Guardia di finanza. In particolare dell'archivio dei rapporti finanziari che contiene i dati sui conti correnti di tutti gli italiani, compresi i movimenti delle loro carte di credito.

C'è l'Agenzia delle entrate a intensificare i controlli conti correnti e carte di credito. Lo fa perché le è stata concessa questa facoltà alla ricerca di forme di evasione o di guadagni non dichiarati. Ma non si tratta dell'unico ente a cui è concessa questa possibilità. Approfondiamo meglio questi aspetti e dunque:

  • Conti correnti e carte di credito, come funzionano i nuovi controlli

  • Tempi Agenzia delle entrate per effettuare i controlli 2022

Conti correnti e carte di credito, come funzionano i nuovi controlli

Lo strumento utilizzato dall'Agenzia delle entrate per perfezionare i controlli conti correnti e carte di credito è l'incrocio di tutte le banche dati in suo possesso e della Guardia di finanza.

In particolare dell'archivio dei rapporti finanziari che contiene i dati sui conti correnti di tutti gli italiani, compresi i movimenti delle carte di credito. La novità del mese di marzo 2022 è che grazie agli algoritmi e all'intelligenza artificiale, Agenzia delle entrate e Guardia di finanza hanno a disposizione dataset ovvero liste di contribuenti classificati in base al rischio e alla propensione all'evasione, da sottoporre a controlli mirati.

Rinnovati i controlli sui conti correnti e su quelle spese che, se maggiori del 20% del proprio reddito dichiarato, potrebbero far scattare controlli e accertamenti. Comprendono

investimenti immobiliari e mobiliari netti (fondi d'investimento, certificati di deposito, valuta estera, oro, numismatica), istruzione (anche scuole di specializzazione, master, tutoraggio, corsi di preparazione agli esami e canoni di locazione per studenti universitari), cura della persona (abbonamenti pay TV, giochi online, cavalli, alberghi, viaggi organizzati e centri benessere), abitazione (mutui, ristrutturazioni, collaboratori domestici, elettrodomestici, telefonia fissa e mobile), assicurazioni e contributi previdenziali (obbligatori, volontari e complementari), attività sportive e ricreative, mezzi di trasporto (minicar, natanti e imbarcazioni, mezzi in leasing o noleggio), altre spese significative (donazioni in denaro a favore di onlus e simili, veterinarie).

Per l'Agenzia delle entrate, la diffusione della tracciabilità, oltre a essere un deterrente all'evasione, può comportare concreti vantaggi ai cittadini per la riduzione dei rischi e degli oneri connessi all'uso del contante, la cui soglia è fissata in 1.000 euro.

Tempi Agenzia delle entrate per effettuare i controlli 2022

Ci sono tempistiche ben precise che l'Agenzia delle entrate deve rispettare anche nel caso di controlli su conti correnti e carte di credito. Più precisamente per la cartella di pagamento relativa alle somme che risultano dovute a seguito del controllo formale delle dichiarazioni: 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione.

Poi per la cartella di pagamento relativa alle somme dovute a seguito dei controlli automatici delle dichiarazioni, il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione o a quello di scadenza del versamento dell'unica o ultima rata, se il termine di versamento delle somme scade oltre il 31 dicembre dell'anno in cui la dichiarazione è presentata.

Quindi per la cartella di pagamento per atti di recupero emessi a seguito dell'utilizzo in compensazione di crediti inesistenti: 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui l'atto è divenuto definitivo. Dopodiché per la cartella di pagamento relativa alle somme dovute in base agli accertamenti degli uffici: 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui l'accertamento è divenuto definitivo.

Una volta notificata la cartella di pagamento, se il contribuente non ha provveduto a pagare le somme iscritte entro il termine di 60 giorni, il concessionario pone in essere le azioni ritenute più opportune per conseguire il recupero del credito.

In questa circostanza, il concessionario è autorizzato alla riscossione coattiva ovvero a iscrivere ipoteca sui beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati; il fermo amministrativo sui beni mobili registrati, di cui il caso più tipico è quello dell'automobile.