Obblighi del lavoratore, ecco quali sono e cosa si rischia se non rispettati

Quali sono gli obblighi previsti i lavoratori e cosa succede se vengono violati tali doveri: tutto quello che c’è da sapere e sanzioni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Obblighi del lavoratore, ecco quali sono

Quali sono gli obblighi del lavoratore?

Un lavoratore, soprattutto se dipendente, insieme ai diritti deve anche rispettare precisi obblighi relativi soprattutto a obbedienza, fedeltà, trasparenza. In caso di violazione di tali obblighi sono previste sanzioni, anche penali nel caso di violazione in materia di doveri sulla sicurezza.

Sono tanti i diritti di cui godono i lavoratori ma anche tanti gli obblighi e per chi dovesse violarli sono previsti richiami e sanzioni disciplinari. Quali sono gli obblighi per i lavoratori e cosa si rischia se gli stessi lavoratori non li rispettano?

Quali sono gli obblighi del lavoratore

I contratti collettivi nazionali di lavoro prevedono diritti e doveri per i lavoratori, anche quando si tratta dei contratti per i lavoratori stagionali. Tra gli obblighi del lavoratore, in particolare, figurano:

  1. dovere di obbedienza rispetto a ruolo e mansioni che vengono conferite dal datore di lavoro;
  2. dovere di fedeltà, mantenendosi rispettoso nei confronti della propria attività, proprio datore di lavoro ed eventuali dati sensibili, evitandone la divulgazione per non recare danno all’azienda o alla società e lederne l’immagine aziendale;
  3. essere onesto e salvaguardare l’immagine e il patrimonio aziendale e non rubare in azienda;
  4. dovere di riservatezza su patrimonio e strategie aziendali, che il dipendente non deve rivelare a terze persone a colleghi o aziende concorrenti;
  5. frequentare i corsi che l’azienda organizza;
  6. osservare le norme in materia di sicurezza sul lavoro e usare tutti gli strumenti e dispositivi atti ad evitare e prevenire infortuni e malattie professionali.

Obblighi del lavoratore in tema di sicurezza

Con particolare riferimento agli obblighi per il lavoratore in tema di sicurezza sul lavoro, in base a quanto previsto dall’articolo 20 del Testo Unico della Sicurezza, il lavoratore deve:

  1. rispettare disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, per la protezione collettiva ed individuale;
  2. usare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e le miscele pericolose, i mezzi di trasporto e i dispositivi di sicurezza;
  3. usare in modo appropriato i dispositivi di protezione a disposizione e segnalare subito eventuali problemi dei mezzi e dei dispositivi;
  4. partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro e sottoporsi ai controlli sanitari disposti dal medico competente
  5. non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
  6. non svolgere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di competenza e possono compromettere la sicurezza propria o altrui.

Rischi e sanzioni per lavoratori che non rispettano obblighi a lavoro

La violazione degli obblighi a lavoro da parte del dipendente fa incorrere in diversi rischi, da quelli di provvedimenti disciplinari a sanzioni. Anche se la violazione dell’obbligo a lavoro non ha creato alcun danno ad attività, datore di lavoro e collegi, il lavoratore viene comunque punito per il sol fatto di essere stato negligente nei confronti degli obblighi lavorativi previsti.

Una volta violato l’obbligo di lavoro, o commesso l’errore, solitamente il dipendente negligente ha cinque giorni di tempo per presentare le giustificazioni, verbali o scritte, e solo dopo questo passaggio il datore di lavoro può decidere per un provvedimento disciplinare o ‘perdonare’ il lavoratore. Come previsto dalla legge, il provvedimento disciplinare deve essere proporzionato alla gravità della violazione riscontrata e da scegliere tra quelle previste dal Ccnl di riferimento di categoria.

Nel caso di violazioni degli obblighi in tema di sicurezza sul lavoro, sono previste sanzioni anche di tipo penale, che possono prevedere anche l’arresto fino ad un mese o ammende da 219,20 a 657,60 euro.