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Obbligo assunzioni disabili, quando scatta e cosa comporta per l'azienda secondo normative 2025

Obbligo di assunzione dei disabili al superamento di determinate soglie occupazionali. Requisiti, sanzioni e cosa deve fare lazienda per essere in regola

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Obbligo assunzioni disabili, quando scat

L'inserimento lavorativo delle persone con disabilità rappresenta un dovere sociale e un obbligo normativo per le aziende italiane. La legislazione in materia, aggiornata per il 2025, stabilisce criteri precisi che determinano quando un'impresa deve procedere con l'assunzione di personale appartenente alle categorie protette.

Requisiti dimensionali per l'obbligo di assunzione di lavoratori disabili

L'obbligo di inserimento professionale di persone con disabilità non si applica indistintamente a tutte le realtà aziendali. La normativa vigente per il 2025 stabilisce precise soglie dimensionali che determinano quando e quanti lavoratori con disabilità devono essere assunti.

Nello specifico, il sistema di quote obbligatorie prevede:

  • Da 15 a 35 dipendenti: obbligo di assumere 1 lavoratore con disabilità
  • Da 36 a 50 dipendenti: obbligo di assumere 2 lavoratori con disabilità
  • Oltre 50 dipendenti: obbligo di assumere il 7% della base di computo e l'1% di lavoratori appartenenti alle categorie protette

Le aziende con un organico inferiore ai 15 dipendenti sono esenti da tale obbligo. È importante sottolineare che questa normativa si applica sia ai datori di lavoro privati che agli enti pubblici economici, senza alcuna distinzione tra le due categorie.

Per il calcolo della base di computo, non tutti i lavoratori vengono considerati. La legge prevede specifiche esclusioni per alcune categorie di dipendenti, come approfondiremo nelle sezioni successive.

Categorie di lavoratori che possono accedere al collocamento mirato

Il collocamento mirato rappresenta lo strumento principale attraverso cui si concretizza l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Possono iscriversi agli elenchi del collocamento mirato diverse categorie di persone, purché in possesso dei requisiti previsti dalla normativa 2025.

I soggetti che possono beneficiare di questo sistema sono:

  • Persone affette da cecità assoluta o con residuo visivo non superiore a un decimo in entrambi gli occhi
  • Persone con sordità congenita o acquisita prima dell'apprendimento della lingua parlata
  • Persone con minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e con handicap intellettivo che presentano una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%
  • Invalidi di guerra, invalidi civili di guerra e invalidi per servizio
  • Invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%

Per accedere al collocamento mirato, oltre a rientrare in una delle categorie sopra elencate, è necessario trovarsi in stato di disoccupazione o svolgere un'attività lavorativa con reddito limitato. Per il 2025, i limiti di reddito sono:

  • 8.000 euro lordi annui per lavoro dipendente
  • 4.800 euro lordi annui per lavoro autonomo
  • 8.000 euro lordi annui in caso di concorso di più tipologie lavorative

Nel calcolo del reddito non viene considerato il Trattamento di Fine Rapporto (TFR).

Procedura di accertamento della disabilità e iscrizione al collocamento mirato

L'accesso al sistema di collocamento mirato previsto dalla normativa 2025 richiede un percorso formale di accertamento della condizione di disabilità. Questo iter è fondamentale per garantire che i benefici previsti dalla legge vengano destinati alle persone effettivamente in possesso dei requisiti.

Il processo si articola nelle seguenti fasi:

  1. Presentazione della domanda: Le richieste di accertamento devono essere inoltrate esclusivamente per via telematica all'INPS, che provvederà a trasmetterle all'Azienda Sanitaria Locale territorialmente competente.
  2. Valutazione da parte della Commissione medica: Una Commissione dell'ASL, integrata da un medico dell'INPS, effettua l'accertamento della disabilità. Durante questa valutazione vengono stabiliti il grado di invalidità, l'idoneità al lavoro e la capacità lavorativa residua del richiedente.
  3. Rilascio della certificazione: Al termine dell'accertamento, viene rilasciata una certificazione che attesta la condizione di disabilità, specificando il grado di invalidità e le eventuali limitazioni alla capacità lavorativa.
  4. Iscrizione negli elenchi del collocamento mirato: Solo dopo aver ottenuto la certificazione della propria condizione, la persona con disabilità può iscriversi agli elenchi del collocamento mirato presso il Centro per l'Impiego di riferimento.

È importante sottolineare che la Commissione medica valuta non solo il grado di invalidità, ma anche le capacità residue della persona, le sue competenze e attitudini, al fine di favorire un inserimento lavorativo che sia il più possibile adeguato alle caratteristiche individuali.

Modalità di assunzione dei lavoratori con disabilità

La normativa 2025 prevede diverse modalità attraverso cui le aziende possono adempiere all'obbligo di assunzione di lavoratori con disabilità. Questi canali sono stati progettati per offrire flessibilità ai datori di lavoro, pur garantendo opportunità concrete di inserimento per le persone con disabilità.

Le principali modalità di assunzione sono:

  • Richiesta nominativa: Consente al datore di lavoro di indicare nominativamente la persona con disabilità che intende assumere, scegliendola tra gli iscritti nelle liste del collocamento mirato
  • Richiesta numerica: Il datore di lavoro richiede l'avviamento di un certo numero di lavoratori con disabilità, che verranno selezionati dagli uffici competenti in base alla posizione in graduatoria
  • Convenzioni: Rappresentano accordi stipulati tra datori di lavoro e servizi per l'impiego, finalizzati a programmare i tempi e le modalità delle assunzioni che il datore di lavoro si impegna ad effettuare

Le convenzioni, in particolare, offrono vantaggi significativi sia per le aziende che per i lavoratori. Permettono infatti di:

  • Pianificare gradualmente le assunzioni
  • Prevedere periodi di tirocinio finalizzati all'assunzione
  • Beneficiare di incentivi economici e fiscali
  • Personalizzare il percorso di inserimento in base alle esigenze specifiche sia dell'azienda che del lavoratore

Per il 2025, le agevolazioni economiche previste per le aziende che assumono lavoratori con disabilità includono contributi per l'adattamento del posto di lavoro, incentivi fiscali e sgravi contributivi, il cui importo varia in base al grado di disabilità del lavoratore e alla tipologia di contratto stipulato.

Aziende esenti dall'obbligo di assunzione di lavoratori disabili

Nonostante l'obbligo generale per le aziende che superano determinate soglie dimensionali, la normativa 2025 prevede specifiche esenzioni per alcune categorie di datori di lavoro. Queste esclusioni sono motivate dalla natura particolare delle attività svolte o dalla finalità sociale di determinate organizzazioni.

Sono esonerati dall'obbligo di assunzione di lavoratori con disabilità:

  • Organizzazioni politiche, sindacali e di categoria: Partiti politici, sindacati e organizzazioni che operano senza scopo di lucro nel campo della solidarietà sociale, dell'assistenza e della riabilitazione
  • Enti no-profit: Cooperative sociali, enti e associazioni di arte e cultura, istituti scolastici religiosi che operano senza finalità lucrative
  • Settori con particolari requisiti di sicurezza: Servizi di polizia, protezione civile, difesa nazionale e istituti di vigilanza privati
  • Settore dei trasporti: Datori di lavoro pubblici e privati del settore trasporto aereo, marittimo, terrestre e autotrasporto
  • Altri settori specifici: Imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati, datori di lavoro del settore edile e minerario, personale di cantiere impegnato nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione

Inoltre, sono esenti dall'obbligo anche le aziende che occupano addetti impegnati in lavorazioni ad alto rischio, che comportano il pagamento di un tasso di premio INAIL fino al 60 per mille. Questa esenzione è motivata dalla pericolosità di determinate mansioni, che potrebbero risultare incompatibili con specifiche condizioni di disabilità.

È importante sottolineare che l'esonero non è totale ma riguarda specifiche posizioni lavorative o reparti. Le aziende esenti per alcune mansioni devono comunque rispettare l'obbligo di assunzione per le altre posizioni presenti nell'organico.

Sanzioni per il mancato rispetto dell'obbligo di assunzione

La normativa 2025 prevede un sistema sanzionatorio per le aziende che non ottemperano agli obblighi di assunzione di lavoratori con disabilità. Queste sanzioni sono state introdotte per garantire l'effettiva applicazione della legge e incentivare il rispetto delle quote obbligatorie.

Per le aziende inadempienti sono previste sanzioni amministrative pecuniarie che variano in base alla durata dell'inadempienza e alle dimensioni dell'azienda. In particolare:

  • Per ogni giorno lavorativo di ritardo nell'assunzione, l'azienda è tenuta a versare una somma pari a 153,20 euro al giorno per ciascun lavoratore disabile non assunto
  • Le somme riscosse vengono destinate al Fondo regionale per l'occupazione dei disabili

Oltre alle sanzioni pecuniarie, le aziende inadempienti possono incorrere in ulteriori conseguenze negative, tra cui:

  • Esclusione da gare d'appalto pubbliche
  • Impossibilità di accedere a benefici e incentivi economici
  • Danno reputazionale e di immagine

È fondamentale sottolineare che il rispetto della normativa non dovrebbe essere motivato solo dal timore delle sanzioni, ma dalla consapevolezza del valore sociale ed economico dell'inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Numerosi studi dimostrano infatti che un ambiente di lavoro inclusivo favorisce l'innovazione, migliora il clima aziendale e può portare a un incremento della produttività.

Incentivi e agevolazioni per le aziende che assumono lavoratori disabili

Per facilitare l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, la normativa 2025 prevede una serie di incentivi economici e fiscali destinati alle aziende che assumono lavoratori appartenenti a categorie protette, anche oltre le quote obbligatorie.

Tra i principali incentivi disponibili figurano:

  • Contributi a fondo perduto per l'adattamento del posto di lavoro, l'acquisto di attrezzature e tecnologie di supporto, e la rimozione delle barriere architettoniche
  • Sgravi contributivi fino al 70% della retribuzione mensile lorda per un periodo massimo di 36 mesi per l'assunzione di lavoratori con disabilità superiore al 79% o con minorazioni ascritte dalla prima alla terza categoria
  • Sgravi contributivi fino al 35% della retribuzione mensile lorda per un periodo massimo di 36 mesi per l'assunzione di lavoratori con disabilità intellettiva e psichica superiore al 45%
  • Rimborso forfettario parziale delle spese necessarie alla trasformazione del posto di lavoro per renderlo adeguato alle possibilità operative dei disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 50%

Per accedere a questi incentivi, le aziende devono presentare domanda all'INPS tramite i canali telematici dedicati. Gli incentivi sono riconosciuti nei limiti delle risorse specificamente stanziate e secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande.

È importante sottolineare che gli incentivi sono cumulabili con altre agevolazioni previste dalla normativa vigente, purché il totale delle agevolazioni non superi il 100% dei costi salariali relativi al periodo di occupazione considerato.

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