L'opzione donna prorogata anche per i prossimo 2021 varrà per le lavoratrici nate tra il primo gennaio e il 31 dicembre 1962, se dipendenti, e il primo gennaio e il 31 dicembre 1961 se lavoratrici autonome. Per il resto, non cambiano i requisiti di età e contributi già in vigore richiesti alle donne per andare in pensione prima con opzione donna. In particolare, le donne lavoratrici sia dipendenti pubbliche e private e sia autonome potranno ancora andare in pensione nel 2021 rispettivamente a 58 anni e 59 anni di età a condizione di maturare 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020.
Tutto confermato come da previsione: opzione donna per permettere alle lavoratrici di andare in pensione prima è stata prorogata anche per il prossimo 2021 e senza nessuna sostanziale novità per i requisiti richiesti rispetto a quanto già previsto. Vediamo cosa prevede e a chi spetta l’Opzione donna Proroga 2021 ufficiale.
L'opzione donna varrà come forma pensionistica di uscita anticipata anche per il prossimo 2021 per effetto della proroga decisa dal governo e potranno usufruirne anche le lavoratrici nate tra il primo gennaio e il 31 dicembre 1962, se dipendenti, e il primo gennaio e il 31 dicembre 1961 se lavoratrici autonome.
Per il resto, non cambiano i requisiti di età e contributi già in vigore richiesti alle donne per andare in pensione prima con opzione donna. In particolare, le donne lavoratrici sia dipendenti pubbliche e private e sia autonome potranno ancora andare in pensione nel 2021 rispettivamente a 58 anni e 59 anni di età a condizione di maturare 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020.
Precisiamo che una volta maturati i requisiti di età e contributi per andare in pensione con opzione donna 2021, tale diritto potrà essere esercitato in qualsiasi momento anche successivo alla maturazione dei requisiti, e cioè anche a distanza di mesi.
Restano ancora per il 2021 le due finestre mobili di uscita con Opzione donna che sono di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome.
In particolare, stando a quanto previsto, i tempi per uscire con opzione donna 2021 sono i seguenti:
Le donne lavoratrici che decidono di andare in pensione con opzione donna hanno la libertà di scegliere se continuare a lavorare o meno nel periodo della finestra stessa.
Non cambiano per il prossimo 2021 nemmeno le regole di calcolo della pensione finale che resta solo ed esclusivamente con sistema contributivo e cioè considerando solo i contributi effettivamente versati, il che potrebbe significare accettare un taglio della pensione fino al 25-30% rispetto alla pensione che si percepirebbe con il più vantaggioso sistema di calcolo retributivo.