Sì: è possibile pagare fatture in contanti ma solo per importi fino a 3mila euro. Se il costo dei pagamenti supera tale limite allora bisogna usare necessariamente strumenti tracciabili come bonifici o assegni non trasferibili.
Per pagare una fattura solitamente si usano sistemi tracciabili come bonifici o assegni non trasferibili, considerati i migliori sistemi di pagamento per combattere l’evasione fiscale innanzitutto ma anche il riciclaggio di denaro, ma è possibile anche pagare le fatture in contranti. Esistono, tuttavia, specifici regole e limiti di somme da rispettare per effettuare pagamenti in contanti di fatture. Quali sono i limiti di importo per pagare una fattura in contanti?
E’ possibile pagare una fattura elettronica, ormai obbligatoria per tutti, in contanti ma solo entro un determinato importo, regola stabilita anch’essa per concorrere alla lotta all’evasione fiscale che nel nostro Paese, come ben sappiamo, continua ad essere un fenomeno sempre attuale e moto dilagate che già da tempo lo Stato cerca di arginare. Il pagamento in contanti di una fattura si può effettuare solo se l'importo da corrispondere è entro il limite dei 3mila euro.
Se, infatti, la cifra da pagare è superiore ai 3mila euro bisogna necessariamente pagare con strumenti tracciabili come bonifici, assegni non trasferibili o carte bancomat o di debito.
Come nel caso di prelievi e pagamenti in contanti, anche per il pagamento di una fattura in contranti esistono, dunque, limiti di importo da rispettare: dal primo gennaio 2016 sono permessi pagamenti in contanti entro un limite di 3.000 euro e non mille come prima anche se esistono modalità di pagamento per cui vale sempre il limite di mille euro e sono:
Nel caso in cui una eventuale fattura elettronica risultasse di importo superiore ai 3mila euro, per esempio 4mila, la legge prevede la possibilità di pagamento della fattura in contanti ma a rate. Ciò significa che anche se l’importo complessivo della fattura elettronica superiore a 3.000 euro, si può pagare, previo accordo con chi eroga il servizio o vende il bene, in contanti a rate ma sempre a patto che ogni rata sia di importo non superiore a 2.999,99 euro.
Per esempio, il pagamento di un importo di 10.000 euro si può effettuare pagando in contanti 2.000 euro ogni mese per cinque mesi.
Il limite dei 3mila euro si abbassa notevolmente solo per i Compro oro: per queste attività, infatti, si possono effettuare pagamenti in contanti solo per importi fino a 500 euro.
Se i pagamenti in contanti superano il limite dei 3.000 euro sono previste sanzioni che sono: