I lavoratori over 60 assunti con contratto a tempo indeterminato full time che raggiungono 20 anni di contributi possono concordare con il datore di lavoro il passaggio al part time agevolato con una riduzione dell’orario tra il 40 e il 60%. Il part time agevolato può essere richiesto solo dai dipendenti del settore privato e dai dipendenti di enti pubblici economici (EPE) che si occupano prevalentemente di attività economiche.
Scegliere il part time per sostenere il ricambio generazionale a lavoro e permettere ai più giovani l’ingresso nel mondo occupazionale: si tratta di una possibilità in vigore per gli over 60 che possono scegliere il passaggio da impiego full time a impiego part time agevolato. Vediamo allora quando spetta il part time agevolato per over 60 2023 e ci può usufruirne.
I lavoratori over 60 assunti con contratto a tempo indeterminato full time che raggiungono 20 anni di contributi, requisito contributivo richiesto per la pensione di vecchiaia (con 67 anni di età), e per un periodo massimo di tre anni dal raggiungimento della pensione di vecchiaia, possono concordare con il datore di lavoro il passaggio al part time agevolato con una riduzione dell’orario tra il 40 e il 60%.
Il part time agevolato può essere richiesto solo dai dipendenti del settore privato e dai dipendenti di enti pubblici economici (EPE) che si occupano prevalentemente di attività economiche. Il part time agevolato per gli over 60 non spetta ai dipendenti pubblici.
Possono, in particolare, chiedere il passaggio al part time agevolato i lavoratori in possesso dei seguenti requisiti:
Il passaggio al lavoro part time agevolato per il lavoratore over 60 che opta per l’impiego ridotto piuttosto che a tempo pieno prevede l’erogazione ogni mese della retribuzione prevista per il lavoro part time prestato, più ogni mese in busta paga una somma esentasse pari all’importo dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l’orario non lavorato.
Dunque, durante il periodo del part time agevolato, all'over 60, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, viene riconosciuta direttamente dallo Stato una contribuzione figurativa che concorre poi al calcolo della pensione finale.
Chi sceglie, per esempio, il passaggio al part time agevolato con riduzione dell’orario di lavoro al 50% percepisce uno stipendio pari circa al 65% di quanto percepito prima, con la certezza che una volta raggiunta la pensione ha diritto comunque al 100% del trattamento pensionistico dovuto, senza alcuna penalizzazione.
Per passare da impiego full time a impiego part time agevolato bisogna presentare apposita richiesta di certificazione all’Inps che deve verificare se il requisito contributivo dei 20 anni è stato effettivamente maturato dal lavoratore.
Per presentare la domanda si può scegliere tra le seguenti modalità:
Una volta ottenuta la certificazione sul requisito contributivo maturato da parte dell’Inps, a stessa deve essere presentata al proprio datore di lavoro con cui bisogna poi concordare la riduzione dell’orario di lavoro dal 40 al 60%.
Dopodicchè su stipula una sorta di nuovo contratto di lavoro, Contratto di lavoro a tempo parziale agevolato, su cui vengono indicate:
riduzione dell’orario;
durata del contratto, che decorre dal giorno in cui avviene il passaggio da impiego full time a part time e dura fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
Stipulato e firmato il nuovo contratto di lavoro a tempo parziale agevolato, il datore di lavoro deve inviarlo alla Direzione territoriale del lavoro e anche all’Inps per avere l’autorizzazione definitiva e permettere al lavoratore di iniziare effettivamente il part time.
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