Pensione, a che età si può andare. Tutti i casi

A quanti anni si può andare in pensione nel 2019: quali sono i requisiti anagrafici e contributivi richiesti per collocarsi a riposo per le diverse tipologie di pensionamento

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensione, a che età si può andare. Tutti

A quanti anni si può andare in pensione?

Per andare in pensione nel nostro Paese non esiste in realtà una età universale e uguale per tutti. Il requisito anagrafico da raggiungere dipende, infatti, dalla tipologia di pensione che si sceglie per collocarsi a riposo tra pensione di vecchiaia, anticipata, nuova quota 100, ecc.

A quanti anni si può uscire dal lavoro per andare in pensione? Quali sono i requisiti per andare in pensione 2019? Quali le età che ogni forma di pensionamento prevede? Sono diverse, in realtà, le età che ogni forma di pensionamento prevede, unitamente ad un requisito contributivo, anch’esso variabile. Vediamo quali sono le diverse età per andare in pensione e quali sono i relativi contributi necessari.

Calcolo per andare in pensione e quanti anni di contributi per andare in pensione nel 2019

A quanti anni si può uscire dal lavoro per andare in pensione? Volendo fare un quadro delle età necessarie per andare in pensione 2019 potremmo così riassumerlo:

  1. pensione di vecchiaia, 67 anni di età (unitamente ad almeno 20 anni di contributi);
  2. pensione di vecchiaia contributiva, almeno 71 anni di età (e 5 anni di contributi);
  3. pensione anticipata, non è richiesto alcun requisito anagrafico ma bisogna maturare 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini;
  4. pensione con quota 100, 62 anni di età (unitamente a 38 anni di contributi);
  5. pensione con opzione donna, 58 anni di età per le lavoratrici dipendenti e 59 anni di età per le lavoratrici autonome (unitamente a 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2018);
  6. Ape volontario e ape social, 63 anni di età (con almeno 20 anni di contributi);
  7. Isopensione, 60 anni di età (con 35 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 34 anni e dieci mesi di contributi per le donne);
  8. contratto di espansione, 62 anni di età (5 anni in meno rispetto ai 67 anni richiesti dalla normale pensione di vecchiaia) per lavoratori in esubero di aziende con almeno mille dipendenti e che abbiano maturato almeno 37 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 36 anni e 10 mesi di contributi per le donne (5 anni in meno rispetto ai normali requisiti per la pensione anticipata).

Età pensione per specifiche categorie di lavoratori

L’età per andare in pensione cambia ancora con particolare riferimento a specifiche categorie di lavoratori che sono, per esempio:

  1. militari del comparto difesa e sicurezza, per cui l’età per andare in pensione è 57 anni e 7 mesi di età con 35 anni di contributi;
  2. lavoratori del mondo spettacolo, per cui l’età per andare in pensione è di 64 anni e 7 mesi di età;
  3. attori, conduttori, direttori di orchestra, lavoratori appartenenti al mondo della moda, cantanti, orchestrali, concertisti per cui l’età per andare in pensione è di 61 anni e 7 mesi.

Età lavoratori casse professionali e contributi minimi per andare in pensione

Regole differenti ancora sono previste dalle Casse professionali che prevedono età e contributi ancora diversi e in particolare:

  1. la Cassa dei Giornalisti, Inpgi, prevede per uomini e donne la pensione di vecchiaia sempre a 67 anni di età e con almeno 20 anni di contributi;
  2. la Cassa Forense degli avvocati prevede per la pensione di vecchiaia un minimo di 69 anni  di età con almeno 34 anni di contributi; è prevista la possibilità di anticipare l’età pensionabile;
  3. Inarcassa, cassa degli ingegneri e degli architetti, prevede per la pensione di vecchiaia 66 anni e 3 mesi di età e 33 anni di contributi;
  4. Enpam, cassa medici, prevede per la pensione di vecchiaia a 68 anni di età con almeno 5 anni di contribuzione effettiva;
  5. la Cassa dei dottori commercialisti, prevede per i nati dopo il 1944 la pensione di vecchiaia 68 anni di età e 33 di contributi; altrimenti 70 anni di età con 25 anni di contributi;
  6. la Cnpr, cassa ragionieri, prevede per la pensione di vecchiaia 68 anni di età e 40 anni di contributi;
  7. la Cipag, cassa geometri, prevede per la pensione di vecchiaia 70 anni di età e 35 anni di contributi;
  8. la Enpacl, cassa dei consulenti del lavoro, prevede per la pensione di vecchiaia 68 anni di età e almeno 5 anni di contributi.

Quanti anni di contributi servono per andare in pensione con la minima

Per la pensione minima, vale a dire per ottenere il trattamento Inps che viene erogato a tutti coloro che arrivano all’età pensionabile senza aver maturato il requisito contributivo richiesto, a partire dal primo gennaio 2019, l’importo è di 513 euro e per averla il pensionato deve rispettare precisi limiti di reddito e aver maturato una pensione al di sotto di una determinata soglia, ma non sono richiesti specifici anni di contributi versati o di lavoro effettivi.

Ho 57 anni quando posso andare in pensione

La soluzione a questa situazione dipende, anche in tal caso, dalla tipologia di pensionamento che si sceglie: per la pensione di vecchiaia non si può decisamente pensare di andare in pensione a 57 anni ma bisogna aspettare ancora ben 10 anni per andare in pensione e raggiungere i 67 anni di età a patto di aver contestualmente maturato 20 anni di contributi.

Se il lavoratore in questione ha iniziato a lavorare presto, a 15 anni, e ha maturato 42 anni e 10 mesi di contributi o 41 anni e dieci mesi di contributi, può andare in pensione anticipata. In alternativa, se appartiene a lavoratori in esubero di aziende che aderiscono a specifici fondi, grazie all’assegno straordinario, può attendere tre anni e andare in pensione a 60 anni con 35 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 34 anni e 10 mesi di contributi per le donne.