Sono diverse le misure garantite dal Contratto commercio 2022 sia per quanto riguarda welfare azienda e sia per adesione al relativo fondo pensione di previdenza complementare ma non è prevista alcuna forma specifica per i lavoratori del settore di pensione anticipata.
Quali sono le misure per pensione anticipata, agevolazioni welfare e fondi pensioni per contratto commercio nel 2022? Il contratto commercio, come ogni altro contratto nazionale Ccnl, prevede norme base di disciplina dei rapporti di lavoro tra aziende del settore e relativi dipendenti, regolando ogni aspetto del rapporto di lavoro intercorrente da orario di lavoro ordinario da rispettare a lavoro straordinario, regole per maturare e fruire di ferie e permessi, malattia e infortuni, riposi, ecc.
Il contratto commercio 2022 non prevede alcuna possibilità specifica per i propri dipendenti di andare in pensione anticipata. Non ci sono, infatti, per Ccnl formule specifiche di uscita anticipata per dipendenti con contratto commercio, a meno che non sussistano quelle condizioni necessarie per far anticipare dall’azienda la pensione ai lavoratori con isopensione o contratto di espansione.
Il welfare del contratto commercio 2022 è garantito da una serie di fondi di assistenza destinati ai lavoratori in base al relativo inquadramento contrattuale. Si parte dal Fondo Est, Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori del settore terziario, distribuzione e servizi, assunti a tempo indeterminato con contratto a tempo pieno, ad esclusione dei quadri, e a tempo parziale, sempre ad esclusione dei quadri.
Il Fondo si alimenta con un contributo obbligatorio a carico dell'azienda che è delle seguenti misure:
Dal primo giugno 2011 il contributo obbligatorio a favore del Fondo è incrementato di un euro mensile, a carico del lavoratore, più un ulteriore euro a carico del lavoratore dal primo gennaio 2012, per un totale di due euro.
Gli importi sono comprensivi del contributo per la promozione, la diffusione e il consolidamento dell'assistenza sanitaria di categoria. Se l'azienda ometta il versamento delle quote per il Fondo deve erogare al lavoratore un elemento distinto della retribuzione non assorbibile di importo pari a 16 euro lordi, da corrispondere per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione di fatto.
E' inoltre dovuta al Fondo una quota una tantum, a carico della azienda, pari a 30 euro per ogni lavoratore sia con contratto a tempo pieno che con contratto part time.
Altra forma di welfare garantita ai lavoratori con contratto commercio è quella della Cassa assistenza sanitaria QuAS integrativa del Servizio Sanitario Nazionale per i Quadri, che prevede un contributo obbligatorio annuo a favore della Cassa di 350 euro a carico del datore di lavoro e 56 euro a carico del lavoratore Quadro.
Tali importi sono comprensivi del contributo per la promozione, la diffusione e il consolidamento dell'assistenza sanitaria di categoria. L'azienda che ometta il versamento di tali contributi obbligatori è tenuta ad erogare al lavoratore un elemento distinto della retribuzione non assorbibile di 37 euro lordi, da corrispondere per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione di fatto.
Rientra nel welfare anche il For.Te, Fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua, per le imprese del Terziario, a cui le imprese faranno riferimento per l'accesso agevolato alle risorse destinate al finanziamento di programmi per la formazione continua.
Il contratto commercio prevede per i propri dipendenti la possibilità di usufruire di una banca ore. Si tratta di un particolare meccanismo contrattuale che permette ai lavoratori di gestire le ore in più lavorate rispetto al normale orario di lavoro previsto da contratto, che generalmente è di 40 ore settimanali, con risposi compensativi al posto del relativo pagamento.
Con la banca ore prevista dal Ccnl Commercio, i lavoratori possono accumulare le ore lavorate in più per avere successivi riposi compensativi, normalmente goduti in gruppi di 4 o 8 ore, o con possibilità per i lavoratori di assentarsi contemporaneamente dall'unità produttiva per usufruire dei riposi compensativi non in misura superiore al 10% della forza occupata ed escludendo dai periodi dell'anno interessati all'utilizzo dei permessi i mesi di luglio, agosto e dicembre.
Nei giorni di sabato o di maggiore intensità lavorativa nell'arco della settimana, i lavoratori con Ccnl Commercio possono assentarsi contemporaneamente dall'unità produttiva per usufruire dei riposi compensativi in percentuale non superiore al 5% della forza occupata. Per usare i riposi compensativi accumulati nella banca ore, il preavviso al datore di lavoro deve avvenire in forma scritta 5 giorni prima.
Il Fondo pensione complementare per i lavoratori dipendenti assunti con contratto commercio 2022 è FONTE, Fondo di previdenza complementare di categoria per lavoratori dipendenti da aziende del settore del terziario distribuzione e servizi, che prevede il versamento di un contributo nelle seguenti misure:
Dal primo gennaio 2011 il valore complessivo della quota associativa al fondo pensione è di 22 euro fermo restando in ogni caso il valore massimo della contribuzione a carico dei datori di lavoro, pari all'1,55% della retribuzione utile per il calcolo del Tfr per ogni lavoratore iscritto, e quella minima dei lavoratori pari allo 0,55% della retribuzione utile per il calcolo del Tfr.